Il villaggio container di Pieve Torina è realtà: oggi il taglio del nastro alla presenza del commissario straordinario alla ricostruzione Vasco Errani e del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Sono circa 60 i container: 32 come abitazioni, piu’ i moduli corridoio, la mensa, la cucina e l’asilo per otto bimbi, per un totale di 96 posti letto. Alcune famiglie si sono trasferite a vivere nel villaggio già una settimana fa, e c’e’ ancora qualche posto libero. Domani, o al più tardi domenica, prenderà il via anche alla mensa, interna, gestita dai volontari dell’Anpas, a breve la procedura pubblica.
“L’inaugurazione è solo un piccolo passo, – commenta il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci – ho sollecitato Curcio affinche’ le procedure siano più snelle e affinché si intervenga sul nostro territorio, lento da decenni, con la massima velocità. Curcio ha domandato a che punto siamo con la richiesta delle casette, e noi abbiamo evidenziato che abbiamo completato gli atti di competenza del Comune, comprese le relazioni geologiche. Abbiamo chiesto circa 250 Sae (soluzioni abitative d’emergenza)”.
Per quanto riguarda la ripresa dell’economia del territorio “entro un mese e mezzo – sottolinea il sindaco – sorgerà lungo la strada un centro commerciale, molto particolare. Sara’ una vera perla. Partiamo con 30 attività, ma contiamo sulla sua espansione. Stiamo sfruttando la possibilita’ della Regione che mette a disposizione una somma destinata proprio a questo scopo. Stiamo facendo di tutto per scongiurare il rischio di desertificazione della zona. Teniamo duro”. Sulle scuole, ci sarà una riunione operativa il 14 febbraio a Roma. Per ora, i ragazzi vanno a lezione in una tensostruttura a Pieve Torina, facendo 150 chilometri al giorno, avanti e indietro dalla costa dove sono stati sistemati. Il Comune contava una popolazione di 1.500 abitanti, dopo il Terremoto di agosto e ottobre i cittadini rimasti sono circa 300.