Terremoto, la Protezione Civile: le verifiche di agibilità dovrebbero concludersi in 2 mesi, non occorre un anno

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“Le verifiche di agibilità sugli edifici privati coordinate dalla Dicomac e dalle Regioni, salvo imprevisti, dovrebbero concludersi in circa due mesi e non in un anno come scritto da ‘Panorama’ in un suo articolo a seguito di propri calcoli”. Lo precisa il Dipartimento della Protezione civile in relazione all’anticipazione di un articolo del settimanale che sara’ pubblicato nel numero domani in edicola. La precisazione della Protezione civile prosegue con i dati dell’attività post Terremoto. “L’attività delle squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità, sia con procedura AeDes (Agibilita’ e Danno in emergenza sismica), avviata fin dai primi giorni successivi alla scossa del 24 agosto, sia con procedura FAST (Fabbricati per l’Agibilita’ Sintetica post-Terremoto), attivata dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, ha consentito- si spiega – di effettuare a oggi, nonostante le oltre 55.000 scosse di cui nove con magnitudo superiore a 5, oltre 115.000 sopralluoghi”.
“Le richieste finora raccolte – sottolinea la Protezione civile – sono oltre 174.000, oltre il doppio rispetto alle 77.000 registrate nel post Terremoto del 2009 e oltre quattro volte le verifiche effettuate nel 2012 dopo i terremoti di maggio. I sopralluoghi restanti, proprio grazie alla disponibilita’ di circa 150 squadre accreditate ogni giorno, dovrebbero appunto concludersi in un paio di mesi”. Infine si ricorda che, a valle delle verifiche con procedura FAST, “per quegli edifici classificati come “non utilizzabili” il proprietario deve incaricare un tecnico professionista di redigere la scheda Aedes e di consegnarla agli Uffici regionali della Ricostruzione. Cio’ dovrebbe avvenire entro trenta giorni dalla comunicazione da parte del Comune poiche’ e’ propedeutico per avviare la ricostruzione dell’immobile”. 

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