Sui Vaccini “c’e’ una guerra culturale in corso tra feudalesimo e illuminismo che combattiamo ogni giorno sulla rete”. Per vincere questa battaglia “bisogna che il modo scientifico parli un linguaggio comprensibile, empatico” perche’ “se si leggono le chat delle mamme prende lo sconforto”. Cosi’ il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenendo agli ‘Stati generali sulla meningite’, organizzati oggi a Roma dalla Societa’ Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit).
“Veniamo – ha ribadito il ministro – da anni di cultura new age in medicina, abbiamo interi territori in cui non si vaccina piu’. Ci sono pediatri che consigliano Vaccini”, il nostro “compito e’ sfatare miti”. Per questo sui Vaccini, nonostante l’Italia sia “capofila di un lavoro importante basato su una lotta tra scienza e antiscienza”, “serve un grande lavoro culturale e in questo lavoro la scienza deve essere a servizio della cultura e viceversa“. Oggi, ha sottolineato Lorenzin, ci si confronta sui Vaccini ma qualche hanno fa al centro del dibattito c’era Stamina.
“Ho iniziato la mia stagione di ministro con la piu’ grande delle bufale inventate in tema sanitario. Sono stata un anno sotto attacco, da parte di parlamento e mass media, e questo nonostante avessimo a favore riviste scientifiche e premi nobel”. Nel nostro Paese, “l‘opinione di un programma di intrattenimento aveva lo stesso valore della scienza. Questo ci fa capire – ha concluso – che non e’ sufficiente offrire prestazioni sanitarie ma serve una battaglia culturale, per ribadire cose che davamo per scontate e non lo affatto”.