Cambiano le abitudini, anche enogastronomiche, degli italiani. Si parla sempre più spesso di vino bio, biodinamico, naturale, libero, organico, contrapposto al vino convenzionale, tecnologico o addirittura industriale e negli ultimi decenni produttori e consumatori hanno iniziato a sviluppare una sensibilità verso il rispetto dell’ambiente, l’attenzione alla tipicità, la ricerca di prodotti alimentari genuini e a km zero.
Vinissage, la mostra mercato di vini biologici, biodinamici e naturali che si tiene per l’undicesimo anno il 6 e 7 maggio nella nuova sede di Palazzo Ottolenghi nel cuore pulsante di Asti e del Monferrato, si è affermato come uno dei più importanti appuntamenti italiani dedicati al mondo della viticultura biologica, naturale e consapevole: un vero e proprio fiore all’occhiello dell’intensa primavera astigiana nella convinzione che la qualità dei vini nasca da una vendemmia sana e da un buon lavoro in vigna, seguito da un grande impegno in cantina, basato sul massimo rispetto per la naturalità dell’uva. Attraverso una ricerca costante, Vinissage ha accompagnato produttori e consumatori verso un vino biologico che si fa sempre più ricercato, capace di soddisfare i gusti e le esigenze di un pubblico crescente.
Quello della viticultura biologica e biodinamica è un settore effervescente e spumeggiante. In dieci anni, dal 2004 al 2014, si è registrata una crescita del +259% in Europa e +261% a livello globale. Mentre, nei nostri confini, in soli due anni c’è stato il raddoppio della quota di persone che beve vino bio. E’ quanto emerge dall’analisi Wine Monitor-Nomisma su dati Fibl, elaborata in occasione di Vinitaly. La viticoltura biologica dell’Unione Europea rappresenta l’84% della superficie bio del mondo. Nel mondo il 4,5% della superficie vitata è bio; nella Ue l’incidenza sale al 7,8%. La graduatoria per Paese rileva al primo posto il Messico (con uno share del 15,6%), seguito dall’Austria (10,7%). L’Italia è al terzo posto (con il 10,3%) precedendo Spagna (8,9%), Francia (8,7%), Germania (7,6%), Nuova Zelanda (6,7%), Bulgaria (5,8%) e Grecia (4,3%).
Per superfici vitate bio, l’Italia, con 72.361 ettari, è al secondo posto in Europa, dopo la Spagna (84.381 ettari). A livello regionale, in Italia guida la Sicilia (27.105 ettari nel 2014, 38% sul totale italiano e +43% rispetto al 2011); seguono Puglia (10.269 ettari, +22%) e Toscana (9.243 ettari, +46%). Nel 2015 le vendite di vino bio hanno raggiunto complessivamente 205 milioni di euro. Tale giro d’affari è realizzato per un terzo sul mercato interno e per la restante parte sui mercati internazionali. E a crescere è anche la consumer base: negli ultimi 12 mesi il 21% della popolazione italiana over 18, ovvero 10,6 milioni di persone, ha bevuto in almeno una occasione, a casa o fuori casa, vino certificato biologico.
La due giorni, organizzata dalla Città di Asti in collaborazione con l’Associazione delle Città del Bio – che curerà in particolare il mercato dei produttori naturali e biologici – e Officina Enoica, nasce nel 2005 proprio per promuovere e avvicinare appassionati e neofiti al mondo del vino biologico attraverso l’incontro e il dialogo diretto con i produttori. Il fine settimana di Asti, infatti, permette al pubblico non solo di degustare e acquistare il meglio della produzione italiana in questo settore, ma è soprattutto occasione per conoscere, dialogare e confrontarsi con chi produce e segue personalmente la preparazione del vino dal filare alla cantina.
Un’occasione ricca di appuntamenti all’insegna della cultura del benessere, nell’anno delMonferrato European Community of Sport 2017, e di confronto tra operatori a tre anni dal riconoscimento di Langhe Roero e Monferrato a Patrimonio Unesco.
Quest’anno uno dei protagonisti sarà il vermouth: anche ad Asti durante Vinissage, dopo i grandi successi riscontrati a Torino, sarà proposta “Esperienza Vermouth”. Un viaggio sensoriale alla scoperta del vermouth per imparare a prepararsi il proprio vermouth, ovviamente con ingredienti bio.
Un’esperienza che va oltre l’etichetta e la bottiglia, un viaggio dal Piemonte alla Sardegna che promette l’incontro diretto con i migliori produttori del settore, per conoscere i luoghi dove la natura si sposa con le tradizioni del suo popolo e dove l’amore per le cose semplici si incontra ancora con le eccellenze dei suoi prodotti. A Vinissage, anche in questa edizione, non mancherà la possibilità di acquistare anche altri prodotti biologici, così come di partecipare a degustazioni guidate e ad un ricco programma di appuntamenti dentro e fuori il salone.
L’appuntamento per tutti i wine lovers, slow-trotters ed amanti del turismo esperienziale è ad Asti dal 6 e 7 maggio 2017!