La riqualificazione di due quartieri degradati risalenti al terremoto di Messina del 1908 (Fondo Fucile e Fondo Sacca’) “da attuarsi nel rispetto del piu’ importante tra tutti i temi: la condivisione e la partecipazione sociale”. E’ la filosofia alla base del progetto dell’amministrazione comunale peloritana che è tra i primi 24 progetti finanziati dal Programma straordinario per le periferie avviato e finanziato dall’esecutivo. Lo sottolinea il sindaco di Messina, Accorinti intervenendo nella sede dell’ Anci a Roma alla conferenza stampa di presentazione dei progetti, subito dopo la firma del contratto di riqualificazione con il premier Gentiloni a Palazzo Chigi.
“La storia delle baracche di questi due quartieri e’ ormai leggenda, sono strutture che si sono trasmesse di generazione in generazione e che sono state addirittura oggetto di vendita a causa del malaffare. Nelle zone dove queste strutture verranno demolite noi non andremo a costruire nuovi palazzi”, ha sottolineato Accorinti. “Come amministrazione applichiamo da anni la direttrice del ‘consumo zero’; per questo a quanti vivono ancora in quelle baracche daremo una casa vera utilizzando il patrimonio immobiliare pubblico. Li’, invece, saranno realizzati luoghi di socializzazione e di aggregazione“, ha concluso il sindaco di Messina. Il valore complessivo del progetto dal titolo “CapaCity” e’ di 86 milioni di euro prevede la creazione di verde, aree di socializzazione, impianti sportivi, recupero di una ferrovia dismessa e la creazione di una pista ciclabile.