Il rischio di trasmissione umana dei virus dell’influenza aviaria attualmente in circolazione rimane basso, ma è comunque bene evitare, se si viaggia nei paesi colpiti, il contatto con animali vivi. Lo ha affermato Wenqing Zhang, capo del Global influenza Programme dell’Oms, in una conferenza stampa. I virus che stanno colpendo in tutto l’emisfero nord, ha sottolineato l’esperta, soprattutto l’H7N9 in Cina e l’H5N8 in Europa, continuano a mutare. “In particolare l’H7N9 sta diventando altamente patogenico negli uccelli, e mentre prima non dava sintomi evidenti ora danno epidemie ‘visibili’. Il comportamento nell’uomo pero’ non si e’ modificato”. Anche per i virus H5 che circolano in Europa e Medio Oriente, ha sottolineato Jackie Katz, del centro di riferimento Oms di Atlanta, i rischi di trasmissione all’uomo sono bassi. “Quando i virus circolano nei polli ci sono dei contagi sporadici – ha precisato – ma il rischio e’ basso. Consigliamo comunque di evitare il contatto con gli uccelli, di allevamento o selvatici, o con superfici che potrebbero essere state contaminate, nei paesi interessati, e di applicare le regole basilari di igiene, a partire dal lavaggio frequente delle mani”.