E’ iniziato il percorso per definire gli aspetti tecnici dell’Accordo di sede, il documento che entro giugno di quest’anno ratifichera’ l’arrivo a Bologna, del Data center del Centro meteo europeo, che attualmente ha sede in Inghilterra, a Reading. Questa mattina, con il benvenuto delle Istituzioni in Regione Emilia-Romagna – compreso il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti – il via alla visita della delegazione del Consiglio dell’Ecmwf (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine), guidato dalla direttrice generale, Florene Rabier. La giornata e’ poi proseguita con specifiche sessioni di discussione e un sopralluogo nell’area del Tecnopolo, all’ex Manifattura Tabacchi, che ospitera’ il Data center. Domani la delegazione si trasferira’ a Roma, con i colloqui previsti ai ministeri degli Esteri e dell’Economia.
“Per noi e’ un grande privilegio essere associati con Bologna, sede della piu’ antica Universita’ del mondo, che ha un rapporto ‘privilegiato’ con l’Inghilterra anche grazie a personaggi del calibro di Guglielmo Marconi e Laura Bassi. – ha detto Rabier – Una citta’ e una regione note nel mondo non solo per il loro patrimonio culturale, scientifico e tecnologico, ma anche per l’alta qualita’ della vita”. Per Galletti “in questo progetto abbiamo creduto, mettendo impegno, risorse e la nostra capacita’ di fare squadra, che e’ la cosa piu’ importante. Siamo certi che il Data center potra’ diventare uno strumento per diventare ancora piu’ forti sul fronte delle tecnologie e dell’innovazione. Ora andiamo avanti per concludere il contratto e i lavori di ristrutturazione nei tempi piu’ rapidi possibili. Anzi, vogliamo che sia Bologna ad ospitare in occasione del G7 sull’Ambiente di giugno, un evento internazionale sul Centro meteo, per far conoscere la straordinaria occasione di sviluppo e visibilita’ che rappresenta per la citta’, la regione e l’intero Paese”. “Onorati e orgogliosi. E al tempo stesso certi che la vocazione e la capacita’ del nostro territorio saranno all’altezza dell’importanza di questo progetto”: cosi’ il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che ha ricordato come gia’ adesso in Emilia-Romagna si concentri il 70% della capacita’ di calcolo e di storage nazionale.