Il fascicolo della Procura di Ancona per il crollo del ponte sull’A14 a Camerano (Ancona) e’ aperto al momento contro ignoti. L’ipotesi di reato resta per ora l’omicidio colposo plurimo. “Stiamo ricostruendo la catena degli appalti”, hanno spiegato il procuratore Elisabetta Melotti e il pm titolare dell’inchiesta Irene Bilotta. Solo cosi’ “si potra’ risalire alle responsabilita'”. La Procura ha disposto il sequestro di tutta la documentazione nelle sedi delle ditte interessate, tra cui Loreto (Ancona) e Roma. Tutta la documentazione è ancora in mano alla polizia giudiziaria e i sequestri non sono terminati.
Sono stati acquisiti anche i progetti e altri documenti nel cantiere, altri ancora – delle copie che si trovavano in un furgone – finiti sotto le macerie, e le attrezzature. Sul posto, subito dopo il crollo, era gia’ presente un ispettore del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e il consulente tecnico esterno, un ingegnere docente universitario, nominato dal pm, a cui e’ stata affidata la perizia. “I consulenti – ha detto la Melotti – daranno tutti gli elementi sulle caratteristiche dei lavori e dunque anche sui fattori di rischio. Poi si vedra’ se c’e’ una pericolosita’ estesa”. L’Asur sta facendo accertamenti per quel che riguarda gli aspetti infortunistici.