E’ boom in Europa del ‘fai da te’ per le pillole dell’amore ‘al maschile’ contro la disfunzione erettile: nel 2016 ne sono state vendute oltre 100 milioni senza ricetta, nei canali non ufficiali e persino nei sexy shop, di cui circa 19 milioni in Italia. Lo rivela uno studio internazionale ‘Erectile Dysfunction European Users Survey’ coordinato da Emmanuele A. Jannini dell’Universita’ di Roma Tor Vergata, presentato al Congresso della European Association of Urology (EAU) in corso a Londra. I dati della prima indagine europea sull’utilizzo dei farmaci contro la disfunzione erettile raccolti su circa 1000 uomini di 7 Paesi, fra cui l’Italia, dimostrano dunque, avvertono gli urologi, come sia necessario un utilizzo “piu’ consapevole e responsabile” di tali medicinali, contro una dilagante tendenza al ‘fai da te’.
Come evidenzia l’indagine, i numeri lo dimostrano: oltre 100 milioni le pillole vendute senza ricetta, online o attraverso canali diversi dalla farmacia; tra queste, circa 3 milioni e mezzo sono vendute nei sexy shop di cui oltre 600 mila in Italia. Le pillole dell’amore vendute dopo diagnosi e prescrizione medica. sono invece poco più di 70 milioni.
Nel totale le pillole contro la disfunzione erettile vendute nel 2016 sono circa 180 milioni di cui 33,6 milioni in Italia. Quanto al disturbo, sono oltre 30 milioni gli europei con disfunzione erettile, di cui 3 milioni italiani. Ma solo il 40% di chi utilizza i farmaci per la disfunzione erettile, avvertono gli urologi, ha avuto una diagnosi: la maggioranza li sceglie per avere performance sessuali migliori o perché sa di avere un problema ma non ha mai avuto il coraggio di parlarne al medico. I “performers” sono in media più giovani rispetto ai pazienti con diagnosi e spesso acquistano i farmaci anche sul web e perfino nei sexy shop; anche per questo le pillole dell’amore che utilizzano risultano meno efficaci in quanto non sono inserite in un corretto piano terapeutico. Dallo studio emerge invece che i farmaci di seconda generazione, come avanafil, sono meno spesso coinvolti nel ‘fai da te’ e piu’ spesso prescritti dal medico dopo la diagnosi. Chi dichiara l’uso di questi medicinali rappresenta tuttavia la punta di un iceberg: la disfunzione erettile, affermano gli esperti, “e’ tuttora un problema sotto-diagnosticato e scarsamente trattato”.