Impulsi di laser ultraveloci aprono la strada a dispositivi elettronici centomila volte più potenti di quelli attuali e avvicinano alla costruzione di una elettronica basata sulla luce. Lo studio, guidato da ricercatori dell’università tedesca di Marburgo e pubblicato su Nature Photonics, rappresenta un importante passo in avanti per i computer del futuro. All’interno dei tradizionali computer c’è un incredibile movimento di elettroni che si spostano da un punto all’altro per inviare comunicazioni tra le varie componenti elettroniche e elaborare calcoli, ma come in tutti gli ambienti caotici e trafficati gli elettroni possono occasionalmente fare degli incidenti, scontrarsi l’uno con l’altro perdendo le informazioni e rilasciando calore.
Si tratta di un problema che limita fortemente la possibilità di ‘spingere’ ulteriormente la crescita dei dispositivi elettronici standard. Una soluzione per aggirarlo potrebbe arrivare dai laser, attraverso degli impulsi di luce ultra rapida. Da diversi anni era infatti stato osservato come fosse possibile trasportare elettroni in modo ‘sicuro’ all’interno di impulsi di luce ma il trasformare questa scoperta di in qualcosa di concreto era ancora molto lontano. Per la prima volta adesso i ricercatori tedeschi sono riusciti a controllare il movimento di elettroni, ‘avvolti’ in impulsi di luce, all’interno di un particolare materiale, un cristallo semiconduttore. I ricercatori hanno guidato elettroni attraverso impulsi della durata di 100 femtosecondi, che corrispondono a 100 milionesimi di miliardesimo di secondo. Si tratta di una velocità di centinaia di migliaia di volte maggiore rispetto a quella dei metodi tradizionali. Il nuovo metodo potrebbe trovare impieghi non solo per garantire un importante salto in avanti nelle prestazioni dei dispositivi elettronici ma anche come ‘lente di ingrandimento’ per analizzare quello che avviene nelle reazioni chimiche e per i futuri computer quantistici.