Non sono emerse situazioni di contaminazione, sia da un punto di vista chimico che microbiologico, in tutti i campionamenti effettuati nel febbraio scorso dall’Arpab (Agenzia per l’ambiente della Basilicata) delle acque dell’invaso del Bacino del Pertusillo, del laghetto di Cembrina e della sorgente Casurieddo, in Basilicata. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, rispondendo al question time alla Camera sugli impatti ambientali delle attivita’ di estrazioni di petrolio nella zona dell’Alta Val d’Agri precisando che in tutti i campioni analizzati la concentrazione di idrocarburi e’ risultata essere sempre inferiore ai limiti previsti.
Sulla questione, ha aggiunto, c’e’ da tempo l’attenzione del Ministero e sono anche in corso indagini su impulso della Procura di Potenza. Galletti ha spiegato che nel febbraio 2017 scorso l’Arpab ha compiuto una serie di attivita’ per conto dell’Autorita’ Giudiziaria, del Noe e degli Enti territoriali competenti. Inoltre, le attivita’ di controllo, prevenzione e contrasto agli illeciti ambientali, compresa l’irrogazione delle relative sanzioni, sono poste in capo agli enti territoriali. Nessuna tossicita’ e’ stata inoltre rilevata da altre indagini microbiotiche, biologiche e chimiche lungo la colonna d’acqua sull’invaso del Pertusillo. Il ministro ha aggiunto che l’Agenzia ha fatto presente che sui sedimenti le analisi sono tutt’ora in corso e sono programmati ulteriori campionamenti. Il ministero, ha detto ancora Galletti, ha chiesto ad Ispra di avviare attivita’ di analisi e verifica dello stato delle acque nonche’ delle altre matrici ambientali nell’area interessata, con particolare riguardo all’invaso del Pertusillo. Allo stato comunque non si ravvisano gli estremi per esercitare i poteri sostitutivi secondo l’articolata procedura delineata da codice ambientale. Allo stato, ha concluso, “non si ravvisano gli estremi per esercitare i poteri sostitutivi secondo l’articolata procedura delineata da codice ambientale”.