E’ tornato a casa dopo quasi due mesi in cui tutti hanno temuto il peggio. Una storia incredibile e a lieto fine quella di Rolando Omongos, un pescatore filippino 21enne sopravvissuto in mare 58 giorni su una piccola barca. Si sente miracolato, dice. E’ stato salvato da una nave giapponese, che lo ha trovato debolissimo. In questi due mesi ha dovuto affrontare onde di oltre due metri e per resistere al caldo e al sole tropicale si bagnava frequentemente in acqua. Partito il 21 dicembre dal porto di General Santos su un peschereccio con altri pescatori, è stato recuperato a 3.200 km vicino alla Nuova Britannia, un’isola della Papua-Nuova Guinea.
Una tempesta, in Gennaio, hanno fatto naufragare lui e lo zio che si erano allontanati dal peschereccio, a bordo di una piccola barca, e in pochi giorni sono rimasti senza carburante. Lo zio di Rolando è morto dopo un mese, lui invece è sopravvissuto, mangiando alghe e muschio cresciuti sulla sua imbarcazione. Ha perso 40 kg, era poco più di 20 kg quando è stato recuperato e non aveva le forze per parlare e muoversi. La famiglia aveva perso le speranze: “Era così spaventato quando ci ho parlato – racconta la madre – era traumatizzato. Piangeva e basta. Se mai volesse tornare a fare il pescatore, farà di tutto per impedirglielo”. Il ragazzo, che aveva lasciato gli studi per fare il pescatore, ha detto che al momento vuole solo riposare e riprendersi, ma non ha intenzione di mettere più piede su una barca. Forse, tornerà a scuola.