Le uova di AIL fanno bene al cuore: tre giorni di raccolta fondi in Provincia di Cosenza per sostenere l’Associazione

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Le uova di Pasqua dell’AIL nelle principali piazze della Provincia di Cosenza. L’Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma bussa al cuore delle persone. Da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile, mobilitati più di duecento volontari. Dietro un contributo di dodici euro, si potrà acquistare una delle 5.400 uova di Pasqua prodotte dalla celebre azienda dolciaria “Colavolpe” di Belmonte Calabro.

Sono tre i gazebo che AIL ha allestito nel centro della città di Cosenza: piazza XI Settembre, piazza Kennedy e piazza Loreto. A Rende, invece, i volontari AIL sono presenti nella piazza del centro commerciale Metropolis e in via Rossini. Ma le colorate uova dell’AIL potranno essere acquistate anche nei principali comuni della provincia bruzia: Montalto Uffugo, Acri, San Giovanni in Fiore, per citarne alcuni. E poi i centri del Tirreno cosentino, da Amantea fino a Scalea, senza tralasciare le realtà del Pollino.

image1Tre giornate all’insegna della solidarietà, attraverso le quali AIL intende esprimere la propria vicinanza ai pazienti ematologici. Raccogliere fondi nelle piazze significa impegnarsi concretamente per migliorare la qualità di vita degli ammalati. Il ricavato della vendita delle uova di cioccolato è destinato a scopi chiari e ben delineati. Casa AIL è già realtà. Da giugno 2015 a dicembre 2016, registrati oltre settantaquattro accessi. I pazienti e i loro familiari possono soggiornarvi gratuitamente per tutta la durata della terapia presso il reparto di Ematologia dell’Annunziata di Cosenza. I costi di gestione non sono indifferenti e le donazioni consentono di farvi fronte.

C’è poi la prestigiosa attività svolta dal centro di ricerca situato ad Aprigliano, che vede la sinergia tra Asp, Azienda ospedaliera, AIL, AIRC e Fondazione Carical. In questo caso, le somme raccolte in piazza consentono di remunerare il prezioso lavoro di due borsisti. Non è tutto. AIL Cosenza ha un sogno nel cassetto, che presto si avvererà. Si tratta dell’assistenza domiciliare, con la quale le persone malate potranno essere sottoposte a trasfusione direttamente a casa loro, senza bisogno di recarsi in ospedale.

Perché aiutare l’AIL? Ornella Nucci, presidente della sezione di Cosenza, non ha dubbi: “Dobbiamo pensare che ognuno di noi, durante il suo percorso di vita, potrebbe incontrare la malattia. I soldi che i sostenitori mettono nelle mani dei volontari dell’Associazione vengono reinvestiti per i malati e per le attività loro dedicate. Non tutti sanno – continua la presidente Nucci – che AIL finanzia alcune unità lavorative che prestano servizio all’interno dell’Unità Operativa Complessa dell’Annunziata. Abbiamo, cioè, inteso puntare sull’accoglienza e così chi entra in reparto, anziché il vuoto e il buio, trova qualcuno che lo riceve con un sorriso. Si potrà aiutare AIL nelle piazze della Provincia di Cosenza fino a domenica 2 aprile acquistando le dolci uova di Pasqua, ma anche dopo. Uno dei vari modi, per esempio, è quello di devolvere all’Associazione il 5×1000, inserendo nell’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi il codice fiscale AIL 80102390582.

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