Lo smalto dei denti diventa sintetico ed ultraresistente

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Lo smalto dei denti diventa sintetico: è stato infatti riprodotto in laboratorio e la sua struttura, rigida e nello stesso tempo capace di assorbire le vibrazioni, lo rende un materiale ideale per l’industria aeronautica, ad esempio per proteggere i computer di bordo degli aerei. Descritto sulla rivista Nature, è stato messo a punto dal gruppo coordinato da Nicholas Kotov, dell’universita’ americana del Michigan. ‘‘Lo smalto artificiale e’ risultato piu’ efficace dei materiali che assorbono le vibrazioni attualmente in commercio e anche di quelli in via di sperimentazione”, ha detto Kotov. ”E’ anche piu’ leggero e forse anche meno costoso”, ha aggiunto.

Per la maggior parte i materiali che assorbono le vibrazioni in modo efficace sono morbidi, ma questa caratteristica non li rende idonei per i componenti strutturali ed elettronici degli aerei. I ricercatori hanno così cercato ispirazione nella natura e esaminando inizialmente anche altre strutture che negli animali devono sopportare ripetuti urti, come ossa, conchiglie e carapaci. Solo lo smalto dei denti, è risultato l’unico ad abbinare la durezza e la resistenza agli urti alla capacita’ di assorbire le vibrazioni.

Lo smalto deve essere in grado di resistere a sollecitazioni ripetute in quanto, a differenza delle ossa, non può auto-ripararsi e deve durare per tutta la vita del dente, ossia molti decenni. Il segreto dello smalto dei denti è nella sua struttura, che è fatta di minuscole colonne di cristalli di un minerale formato soprattutto da calcio e di un composto di proteine che riempie gli spazi fra le colonne. Uno dei motivi per cui questa struttura e’ molto resistente, ha spiegato Kotov, e’ che l’ampia superficie di contatto tra le colonne e le proteine dissipa l’energia degli urti, che altrimenti potrebbe danneggiarla. Per imitare questo materiale i ricercatori hanno usato le nanotecnologie, grazie alle quali hanno ottenuto nanofili di ossido di zinco, che simulano le colonne dello smalto. Questi nanofili sono stati disposti in linee parallele e lo spazio tra le colonne e’ stato riempito con un materiale plastico. In tutto ci sono voluti 40 strati di questa struttura per arrivare allo spessore dello smalto dei denti, che e’ pari a circa un millesimo di millimetro.

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