Maltempo, la “Tempesta della Festa della Donna” devasta Malta: l’Azure Window crolla in mare, distrutto il simbolo del Paese [GALLERY]

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Maltempo – Dopo aver spazzato la Sardegna, il medio-basso Tirreno e la Sicilia, con venti che hanno raggiunto l’intensità di burrasca forte e tempesta, il grosso della “maestralata” ora scivola verso il Canale di Sicilia e lo Ionio, per dipanarsi molto rapidamente in direzione del mar Libico e delle coste della Cirenaica. Dopo le raffiche fino a 160km/h di ieri a Stromboli, nella mattinata odierna un’autentica tempesta ha sferzato il Canale di Sicilia e il basso Ionio, dove i fortissimi venti da NO, soffiando con raffiche di oltre i 90-100 km/h, hanno sollevato un imponente moto ondoso, con ondate alte anche più di 6.0-7.0 metri nel tratto di mare antistante l’isola di Malta.

Queste gigantesche ondate di “mare vivo”, create dagli impetuosi venti da O-NO e NO che si sono “canalizzati” all’interno del Canale di Sicilia, fra le coste della Sicilia meridionale e quelle tunisine, rompendosi con grande impeto lungo le alte scogliere rocciose di Malta e della vicina isola di Gozo, hanno creato notevoli danni. Tanto da causare, in mattinata, il crollo della famosissima “Azure Window”, nota anche come “Tieqa tad-Dwejra”, il suggestivo arco di roccia sospeso sul mare dell’isola minore di Gozo.

La notizia del crollo è stata data su twitter dallo stesso premier maltese, Joseph Muscat, rammaricato per la perdita di quello che era uno dei simboli più importanti per l’isola di Malta, e non solo. Stavolta la meravigliosa arcata naturale non ha retto alla furia delle grandi onde, collassando definitivamente in mare.

Un testimone, Roger Chessell, ha raccontato al Times di Malta di averla vista collassare alle 9.40 di stamattina: “il mare era in tempesta e dopo che una grande onda è passata sotto la grande scogliera l’arco dell’Azure Window è crollata ed è crollato nel mare“.

Come previsto il fitto “gradiente barico orizzontale” che in queste ore si è disposto fra l’Italia, i Balcani meridionali e la Grecia, sta pilotando verso le nostre regioni centro-meridionali, in particolare lungo il versante adriatico, venti piuttosto intensi che si orientano attorno una componente da N-NO e Nord, con raffiche che potranno toccare picchi di oltre 70-80 km/h sul Salento.

Gli intensi venti di maestrale e tramontana che nelle scorse ore hanno spazzato l’Adriatico centrale e il settore orientale del basso Tirreno si stanno progressivamente calmando, attenuandosi dalla prossima serata/notte. Le ultime burrasche nelle prossime ore interesseranno principalmente la Puglia e i settori ionici, per poi spostarsi molto velocemente in pieno Ionio e sull’alto mar Libico, dove in serata si verificheranno intense burrasche con venti da NO molto forti che renderanno tale bacino da agitato a molto agitato.

In mare aperto, sullo Ionio, si potranno sviluppare delle onde alte anche più di 4.0-5.0 metri che si propagheranno al tratto di mare a sud di Creta e al mar Libico, creando molte difficoltà alla navigazione marittima. Buona parte di queste onde si infrangeranno lungo le coste libiche, sul Golfo della Sirte e sui litorali della Cirenaica, dove si verificheranno importanti mareggiate. Il basso Adriatico e il settore più orientale del basso Tirreno, che in mattinata si sono presentati fino ad agitati (forza 5), tenderanno a presentare nelle prossime ore un prevalente moto ondoso di scaduta, con la formazione di onde lunghe dai quadranti settentrionali, in genere da N-NO, che scemeranno dalla nottata successiva, alimentando ancora sostenute risacche da onda lunga sui litorali esposti della bassa Calabria tirrenica e Sicilia settentrionale.

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