Prevenzione e consapevolezza dei rischi delle scottature solari sui bambini, un pericolo per la loro salute. Uno su quattro ne ha rimediata almeno una nella sua vita, (1 su 10 di recente), con la possibilità di ammalarsi negli anni a seguire di melanoma, il più aggressivo dei tumori della pelle, 100 mila casi in Italia, 13 mila nuovi ammalati l’anno. Il trend è in salita anche in Campania e in generale al Sud, “anche se nella nostra regione in realtà la situazione è meno pericolosa, la qualità della nostra pelle ci regala le difese naturali dai raggi solari, ma soprattutto per i bambini vanno applicati i criteri adatti per la corretta esposizione – spiega Gabriella Fabbrocini, docente di Dermatologia e Venereologia all’Università Federico II di Napoli -, anzi siamo esposti al sole quasi tutto l’anno, quindi valgono le solite regole della fotoprotezione, nessuna esposizione diretta per i neonati sino ai sei mesi, cappellini, magliette, una crema solare adatta al fototipo dei bambini, che li faccia abbronzare, senza scottarsi, la scottatura è una lesione permanente, che può procurare danni seri. Sulla prevenzione, stiamo lavorando soprattutto a intervenire sulla fascia d’età dai 10 anni in poi, che si sottopone alle lampade solari o che si espone al sole senza filtri, lontano dagli occhi dei genitori”.
E il tema della prevenzione per i bambini contro il melanoma oltre che in Campania è stato affrontato a Roma, alla presentazione dei risultati de “Il sole per amico” la più grande campagna di prevenzione primaria sul melanoma mai realizzata in Italia. L’iniziativa è stata promossa due anni fa da Imi-Intergruppo melanoma italiano, con la collaborazione del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e il patrocinio del ministero della Salute e dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e resa possibile grazie a un’erogazione di Merck & Co, tramite della consociata italiana Msd.
Il fulcro della campagna Il Sole per amico è stato un progetto educazionale sulla corretta esposizione al sole per gli alunni delle scuole primarie e le loro famiglie, che nell’arco di due anni scolastici ha coinvolto 300 scuole di 11 regioni, circa 50 mila alunni e oltre 4 mila docenti. Nell’ambito del progetto, Imi e Gised-Gruppo italiano studi epidemiologici in dermatologia hanno condotto uno studio epidemiologico su oltre 12 mila bambini e le rispettive famiglie. Due concorsi, inoltre, hanno coinvolto migliaia di bambini nella realizzazione di disegni, temi, recite ispirati ai contenuti della campagna. Sui risultati della campagna, circa l’85% del campione utilizza qualche volta o sempre creme solari, il 73,5% il cappellino, il 73,6% la maglietta, il 54,2% gli occhiali da sole. Resta quindi un pezzo di popolazione, uno zoccolo duro del 15% che persevera in comportamenti non adeguati, che mettono in pericolo la vita dei bambini.