”L’obiettivo adesso e’ accelerare, per dare risposte ai cittadini. Le priorita’ sono scuola e lavoro”. Sono le parole del commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani che ha presieduto a Macerata la prima riunione della nuova governance del post sisma in provincia, pensata proprio per velocizzare una ripresa che nelle Marche sembra ancora lontana. Oltre ai sindaci dei comuni piu’ colpiti erano presenti anche il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione Cesare Spuri, il dirigente della Protezione civile David Piccinini. ”Stiamo ancora gestendo parti dell’emergenza, casette, stalle e macerie – ha esordito Errani – ma discutiamo gia’ dell’impianto della ricostruzione per scuole e imprese. Vogliamo confrontarci soprattutto con i sindaci, ora soggetti attuatori per la realizzazione di Sae, stalle e opere di urbanizzazione. Lo scopo e’ contrastare lo spopolamento e ridare una prospettiva vera alle zone colpite”.
Della nuova governance fanno parte il presidente della Provincia, i presidenti dell’Unione montana, i sindaci dei Comuni piu’ colpiti, l’Anci e i presidenti degli Ambiti sociali. Un nuovo modello organizzativo apprezzato dal presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari: ‘‘si e’ compresa l’esigenza di creare un organismo piu’ ristretto, che faccia riferimento all’ambito provinciale”. E i sindaci ‘promossi’ di grado fanno subito sentire la loro voce: sui ritardi nell’arrivo delle casette, ma anche sulla bozza del piano di assunzioni di tecnici co.co.co per i sopralluoghi. Al momento le Sae ordinate sono 836: le prime 26 dovrebbero arrivare a giorni ad Arquata del Tronto, le altre ”entro l’autunno nella zona dell’epicentro e in montagna” ha annunciato Piccinini. La Regione punta soprattutto sull’acquisizione di alloggi invenduti nuovi e antisismici, come prevede il bando emesso proprio oggi dall’Erap. Anche perche’ ogni casetta costa circa 80 mila euro. Alle lamentele sui ritardi ha risposto Ceriscioli, spiegando che ”alcune delle aree scelte per le Sae non si sono rivelate idonee”.
Ma un altro fronte di polemica investe il reclutamento di tecnici co.co.co. Agostino Cavasassi, sindaco di Sant’Angelo in Pontano, vorrebbe piu’ tecnici: ‘‘in paese ho 1.500 abitanti, 700 sopralluoghi richiesti e 280 sfollati in autonoma sistemazione. E avrebbero pensato di darci un solo co.co.co: impensabile”. ”Non si possono sprecare due ore a parlare di questo argomento – controbatte Filippo Saltamartini, primo cittadino di Cingoli -, piuttosto dobbiamo discutere di come faremo a gestire gli sfollati, manca una rete di servizi sociali e sanitari”. Negli hotel della costa sono alloggiati ancora 4.900 terremotati; 4.422 i posti garantiti fino al 31 dicembre. ”Stiamo cercando 400 posti in piu’, penso che li troveremo” ha assicurato Ceriscioli.