“Verrò presto in Abruzzo per rendermi conto di persona delle difficili condizioni, che ben mi sono note, in cui vi muovete”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, in un messaggio inviato ai sindaci abruzzesi che hanno manifestato oggi a Roma per porre l’attenzione sul problema dei Comuni colpiti dal terremoto e dall’emergenza maltempo. Tra i manifestanti, a portare il sostegno dell’Anci, c’era anche il vicepresidente dell’Associazione e sindaco di Chieti Umberto Di Primio: “Se non ci verranno riconosciute le somme che abbiamo anticipato per far fronte all’emergenza, credo che molti Comuni andranno in dissesto finanziario”, ha affermato Di Primio, invitando il Governo ad ascoltare “l’urlo che viene dai territori per il tramite dei Sindaci: e’ urgente una maggiore e fattiva chiarezza su norme, fondi e metodi di valutazione della vulnerabilità sismica”.
Sulla condizione dei Sindaci del teramano si e’ espresso anche il sindaco di Siena e delegato Anci ad Ambiente e Protezione civile, Bruno Valentini, evidenziando che l’Anci – in vista della conversione del terzo decreto sisma alla Camera – ha gia’ presentato un documento con corpose proposte emendative, formulate grazie al continuo lavoro di confronto svolto con i sindaci dei Comuni colpiti, in maniera coordinata anche con l’Anci Abruzzo. “Fra i temi principali dei nostri emendamenti- ha spiegato Valentini- ci sono quelli relativi a semplificazione degli iter amministrativi, sospensione dei termini per gli adempimenti fiscali e amministrativi, incentivi per le imprese. E’ inoltre ancora sul tavolo del Governo- ha aggiunto Valentini- la richiesta avanzata dall’Anci, proprio su sollecitazione dei sindaci abruzzesi, in merito alle verifiche di vulnerabilità sismica sugli edifici pubblici: i sindaci non possono essere lasciati davanti all’aut aut del chiudere o tenere aperta una scuola senza il supporto di regole certe. Siamo ancora in attesa dell’avvio del tavolo annunciato dal governo lo scorso primo febbraio per il confronto ed il coordinamento tra sindaci, presidenti delle Regioni e delle Province”