Astronomia: studiare una galassia “di taglio” per avere una visione d’insieme

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Le varie galassie a spirale sparse nell’Universo possono essere orientate in una direzione qualsiasi rispetto alla Terra. Ne vediamo qualcuna dall’alto, per così dire, o più tecnicamente “di faccia” – come per esempio la galassia a vortice NGC 1232. Le galassie così orientate mostrano chiaramente i bracci fluenti e il nucleo brillante con preziosi dettagli, ma rendono difficile apprezzarne la forma tridimensionale.

Vediamo altre galassie, come per esempio NGC 3521, sotto diverse angolazioni. Questi oggetti un pò inclinati iniziano a rivelare la loro struttura tridimensionale al di là dei bracci a spirale, ma comprendere chiaramente la disposizione volumetrica di una galassia a spirale richiede una vista di taglio – dal fianco della galassia – come questa di NGC 1055.

Quando le vediamo di taglio, possiamo ottenere una visione d’insieme di come le stelle – sia le regioni di nuova formazione stellare che le popolazioni più antiche – sono distribuite nella galassia, e apprezzare l’altezza del disco relativamente sottile e la dimensione del rigonfiamento centrale, zeppo di stelle. La materia si distribuisce allontandosi dal piano galattico, luminoso e quasi accecante, diventando a mano a mano osservabile più chiaramente sullo sfondo scuro del cosmo.

Una prospettiva di questo tipo permette agli astronomi di studiare la forma complessiva del disco esteso di una galassia e di studiarne le proprietà, come per esempio la distorsione, una delle caratteristiche che troviamo in NGC 1055. La galassia mostra regioni di particolare torsione e disordine nel disco, probabilmente dovute all’interazione con la vicina galassia Messier 77 (eso0319) [1]. La distorsione è visibile nell’immagine: il disco di NGC 1055 è leggermente deformato e sembra ondulato all’aitezza del nucleo.

NGC 1055 si trova a circa 55 milioni di anni luce da noi, nella costellazione della Balena. L’immagine qui mostrata è stata ottenuta dallo strumento FORS2 (FOcal Reducer and low dispersion Spectrograph 2) montato sull’UT1 (Unit Telescope 1: Antu) del VLT all’Osservatorio dell’ESO al Paranal in Cile. Proviene dal programma Gemme Cosmiche dell’ESO, un’iniziativa di divulgazione che produce immagini di oggetti belli e scientificamente interessanti usando i telescopi dell’ESO a scopi educativi.

Note

[1] Messier 77, nota anche come NGC 1068, ha una regione centrale molto brillante alimentata da un buco nero supermassiccio. È uno degli esempi più vicini di ciò che gli astronomi chiamano galassia attiva.

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