Circondato da alcuni parlamentari repubblicani e democratici, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato la legge per finanziare i progetti della Nasa. Tra i maggiori obiettivi a lungo termine dell’agenzia spaziale, per la prima volta, è stata menzionata la colonizzazione di Marte. Il pacchetto da 19,5 miliardi di dollari, il Nasa Transition Authorization Act, garantisce continuità alla Nasa almeno per l’anno in corso, nonostante la volontà del presidente Donald Trump di cambiare profondamente il budget a disposizione dell’agenzia e le sue priorità. Trump ha definito gli astronauti “eroici” e “straordinari”, compresi quelli che “hanno perso la vita” nel corso dei decenni, e ha garantito “l’impegno nazionale nell’esplorazione dello spazio”.
Nella proposta per il budget del prossimo anno, sbilanciato a favore della difesa e della sicurezza interna, Trump ha leggermente ridotto i fondi alla Nasa a 19,1 miliardi di dollari. Secondo i sostenitori del provvedimento, la stabilità nel breve periodo permetterà alla Casa Bianca e al nuovo amministratore della Nasa, che deve essere ancora nominato, di avere tempo per dare un nuovo corso all’agenzia nei prossimi anni. L’intento della proposta di legge, inizialmente preparata prima delle elezioni di novembre, era di impedire alla nuova amministrazione di stravolgere gli attuali progetti di esplorazione, compreso l’obiettivo della National Aeronautics and Space Administration di mandare degli astronauti sul Pianeta Rosso entro la metà degli anni ’30. In questi mesi, i leader di Camera e Senato si sono poi trovati d’accordo con vari gruppi d’interesse per salvaguardare i maggiori programmi della Nasa; la proposta finale non ha nemmeno tagliato in modo significativo i programmi che mirano allo studio del cambiamento climatico.
Secondo il senatore repubblicano Ted Cruz, che ha guidato la sottocommissione che ha lavorato al compromesso con la Camera, la legge non solo fornisce “continuità e stabilità”, ma apre la strada potenzialmente a “investimenti persino maggiori nell’esplorazione spaziale”. La legge chiede inoltre alla Nasa di studiare formalmente la possibilità di mantenere in orbita la Stazione spaziale internazionale (Iss) fino al 2028, ovvero quattro anni dopo l’attuale scadenza. Le novità più importanti riguardano Marte. I membri delle due Camere hanno chiesto alla Nasa di fornire un piano più dettagliato per l’esplorazione dello spazio profondo con missioni umane. Inoltre, hanno identificato nella volontà di portare degli astronauti su Marte la missione più importante dei prossimi due decenni. Dopo il passaggio alla Camera, il repubblicano Lamar Smith, a capo della commissione di Scienza, Spazio e Tecnologia, ha dichiarato che la legge “indica alla Nasa di creare una road map per l’esplorazione umana e indirizza il futuro percorso di esplorazione per i decenni a venire”. Alla cerimonia era presente anche il senatore democratico Bill Nelson, ex astronauta, che ha dichiarato: “Andremo su Marte”.