Lo slogan e’ ‘Beyond the limits’, ossia oltre i limiti: nelle giornate conclusive del progetto Stem (Science, Technology, Engeneering and Mathematics) a Milano alle studentesse partecipanti è arrivato un messaggio forte: non fermatevi, andate avanti senza avere paura degli ostacoli. E anche chi non ha potuto partecipare, come la ministra Valeria Fedeli, ha inviato un saluto sulla stessa lunghezza d’onda. Questa- ha detto – “e’ un’iniziativa importante perche’ rende evidente come le ragazze possano davvero credere nel loro talento e sviluppare le competenze che amano di piu’, consapevoli di non avere limiti“. “E’ il messaggio che dobbiamo rilanciare con forza” ha aggiunto perche’ i preconcetti “tanto radicati quanto ingiustificati hanno un impatto pesante: in Italia la percentuale di donne che occupano posizioni tecnico-scientifiche e’ tra le piu’ basse dei Paesi Ocse (il 31,71%)) e solo il 5% delle quindicenni italiane aspira a intraprendere professioni tecniche o scientifiche”.
Insomma, l’idea è che si possono fare cose inaspettate, ma possibilissime, come studiare materie scientifiche, guidare un’azienda o un aereo da combattimento. Come Elisabetta Strickland, docente di Algebra all’università di Tor Vergata, Maria Rita Gismondo, microbiologa a capo del laboratorio di riferimento nazionale per le bioemergenze, Cecilia Strada, presidente di Emergency. Fra gli interventi quello di Ilaria Ragona, capitano dell’aeronautica militare pilota di Eurofighter, Paola Cavallero direttrice Marketing and Operations di Microsoft Italia e anche il saluto del sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Sto incondizionatamente con voi” ha detto, ricordando che, anche se a Milano l’occupazione femminile e’ al 65% e solo il 18% delle donne fa lavori che non richiedono professionalita’ particolari “nelle scienze c’e’ ancora una presenza femminile che riteniamo insufficiente”.
“Se le donne si avvicinassero a queste materie – ha aggiunto – ci sarebbero grandi ritorni per la nostra comunita’“. Oltre a lui sono intervenute anche il vicesindaco Anna Scavuzzo e Roberta Cocco, che ha alla delega alla trasformazione digitale del Comune. “Trovo molto bello che 1200 ragazze e bambini – ha aggiunto Diana Bracco, presidente della fondazione omonima che ha pubblicato il volume ‘100 donne contro gli stereotipi – siano state coinvolte nei laboratori, nei workshop e nei corsi di formazione grazie anche a tanti partner privati nell’ambito di un progetto che spero venga replicato in futuro”.