Elezioni in Francia: secondo l’equazione matematica del fisico Galam vincerà Le Pen, ecco perché

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Quando la politica incontra la matematica, il risultato è un’equazione in cui tutti i fattori dovrebbero essere al loro posto come in un cubo di Rubik. Lo afferma Serge Galam, fisico parigino a Sciences Po, creatore di una scienza che lotta per far riconoscere ufficialmente, la “sociofisica“. Il fisico infatti ha recentemente analizzato le possibilità di vittoria di Marine Le Pen mediante un’equazione: secondo tale equazione, nonostante le difficoltà, potrebbe davvero diventare la prossima presidente della Repubblica francese.

Per Galam esistono infatti leggi quantificabili e scientifiche, alle quali obbediscono anche i comportamenti sociali e politici. Dopo aver formulato l’ipotesi, ha creato dei modelli matematici che sono riusciti a prevedere la sconfitta del referendum sull’Europa nel 2005, quella di Alain Juppé alle primarie contro Francois Fillon e addirittura la vittoria di Donald Trump. Adesso il fisico è convinto che Marine Le Pen possa vincere il ballottaggio.

La sua convinzione aritmetica si basa sullo studio dell'”astensione differenziale“, il fenomeno in base al quale l’astensionismo, ossia la bassa affluenza alle urne, colpisce i candidati in maniera differente. In pratica, nel 2002 – quando al ballottaggio andò Jean-Marie, il padre di Marine Le Pen – il Fronte repubblicano, composto da elettori che vanno a votare non il loro candidato ma un candidato che sbarri la strada all’estrema destra, era un fenomeno massiccio. Oggi, spiega, “entrano in gioco l’avversione a votare contro e la repulsione per il Front National, due elementi che creano dilemmi individuali. E che interagiranno con il meteo del 7 maggio, con il fatto che il giorno dopo e’ festa e si puo’ fare il ponte, ecc…”.

La sua formula determina quindi un valore di affluenza per ciascuno. E rivela un valore sotto il quale Emmanuel Macron perderebbe: “Per Marine Le Pen, un’affluenza del 90% con il 42% delle intenzioni di voto (e 58% per Macron) la porterebbe alla vittoria non appena l’affluenza per il suo avversario scendesse sotto il 70%”. In questo caso, secondo Galam, Marine Le Pen sarebbe eletta con il 50,07% dei voti.

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