Salute animale, un mercato che nel 2030 raddoppierà di valore arrivando a 53 miliardi di euro dagli attuali 27 mld, e che dall’inizio dell’anno ha un nuovo leader. Con l’acquisizione di Merial dalla francese Sanofi alla quale ha ceduto il comparto Otc, il gruppo farmaceutico tedesco Boehringer Ingelheim si riposiziona in un business che la vede ora al secondo posto nel mondo. Dalla settima posizione scala la classifica del settore veterinario fino al secondo gradino del podio, appena dietro l’americana Zoetis. Fatturato atteso nel 2017 intorno ai 4,1 miliardi di euro, ben più che doppio rispetto al giro d’affari messo a segno nel 2016 dalla ‘vecchia’ divisione Animal Health di Boehringer da sola (1,46 mld, +8,5% sul 2015).
E non a caso oggi a Ingelheim l’annuale conferenza stampa di fine anno ha fatto il ‘bis’: alla consueta discussione dei risultati 2016 è seguito un focus interamente dedicato alla nuova business unit Animal Health di Boehringer, nata ufficialmente il 1 gennaio scorso e capitanata da Joachim Hasenmaier. “L’acquisizione di Merial – afferma – ci permette di diventare sempre più competitivi in un settore ad alta crescita, in fase di consolidamento. Grazie all’integrazione di due aziende dinamiche che condividono la stessa visione strategica a lungo termine, siamo in grado di offrire un portafoglio di prodotti e servizi sempre più ampio e innovativo, per prevenire e migliorare la salute e la produttività degli animali nel mondo. Siamo un’unica grande realtà, nata dalla forza di 2“.
Un colosso già numero uno nel mondo sul fronte antiparassitari e vaccini. Una domanda da doppia a tripla di proteine animali, legata ai cambiamenti demografici e alla crescente urbanizzazione; richieste sempre maggiori e sempre più diversificate per la salute degli amici a 4 zampe; le periodiche minacce che dal mondo animale raggiungono l’uomo, dalla Sars all’influenza aviaria, fino alla ‘suina’. Questi, secondo l’analisi degli addetti ai lavori, sono i trend che guideranno il boom del mercato Animal Health nel prossimo futuro. “Possiamo cogliere un’importante opportunità – continua Hasenmaier – Siamo infatti in grado di rispondere ai bisogni di questi trend in evoluzione, attraverso la prevenzione della salute degli animali a livello mondiale. Vogliamo assicurare un’integrazione graduale dei nostri business allargando la nostra leadership nei programmi di controllo di vaccini e antiparassitari, e focalizzarci su programmi di prevenzione per gli animali domestici. La nostra ambizione è quella di sviluppare nuovi prodotti e soluzioni che si rivolgano ai bisogni non soddisfatti dei consumatori, investendo circa il 10% del fatturato di divisione in Ricerca e Sviluppo”. La nuova realtà conta oltre 10 mila addetti, una presenza in 99 Paesi con prodotti in oltre 150. Ai numeri di Boehringer (4 siti di produzione vaccini e 3 centri globali di R&S) si aggiungono ora quelli di Merial: 15 stabilimenti produttivi e 13 centri di R&S.