Nasa, Space Apps Challenge: a caccia di nuove app e hardware nel grande hackathon di Vicenza

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Al via a Vicenza la sesta edizione dello Space Apps Challenge: sono più di 40 i team, composti tutti da quattro elementi, che vi stanno partecipando. Si tratta del più grande hackathon, evento, mondiale organizzato dalla Nasa contemporaneamente in oltre 205 città di tutti i cinque continenti. In Italia, oltre a Vicenza che partecipa per la prima volta, le le altre città coinvolte sono tutte metropoli, ossia Roma, Milano, Torino e Napoli. Iniziato alle 8 di questa mattina, durerà sino alle 18.30 di domani, senza interruzioni notturne come previsto dal regolamento: i gruppi dovranno elaborare dei lavori sul tema dell’anno che riguarda la “Scienza della Terra”, in cinque categorie: “The Earth and Us” (l’interazione uomo-ambiente), “Planetary Blues” (l’acqua), “Warning! Danger Ahead!” (i disastri naturali), “Our Ecological Neighborhood” (i sistemi ecologici) e “Ideate and Create” (le esplorazioni estreme).

L’obiettivo è sia quello di sviluppare nuove app, che soluzioni di robotica, dati, hardware e design per risolvere i problemi della terra, soprattutto legati al clima, e allo spazio. Nei padiglioni dell’ateneo di viale Margherita a Vicenza, gli oltre 160 innovatori, sono equamente suddivisi in due grandi gruppi. Il primo composto da studenti universitari e degli ultimi ultimi anni degli istituti superiori, con sei scuole della provincia berica che hanno aderito all’iniziativa, ossia l’Iti Rossi, il Lampertico, il Canova e il Fogazzaro di Vicenza, il De Pretto di Schio e l’High school della base americana Ederle di Vicenza. Il secondo e’ composto da tecnici aereo-spaziali, professionisti, ingegneri, ma anche semplici appassionati di scienza e tecnologia. In palio premi in denaro di 1.300, 1.000 e 700 euro per i primi tre team classificati nell’ordine e, a livello mondiale, l’opportunita’ di assistere a un lancio di un missile e l’ammissione alle selezioni della Nasa.

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