Paura a Bari in seguito alla morte del migrante, deceduto lo scorso 21 aprile nell’ospedale San Paolo di Bari per un caso di sospetta meningite. Sono stati sottoposti a profilassi antibiotica preventiva tutti i sanitari entrati in contatto con l’uomo. Sbarcato a Vibo Valentia il 18 aprile e poi trasferito il 20 nel Cara (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) di Bari-Palese, è deceduto il giorno successivo per cause ancora in corso di accertamento.
I medici tendono ad escludere che ad ucciderlo sia stata la meningite, ma tutti i sanitari di Bari che sono venuti in contatto con l’uomo e tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di soccorso in Calabria sono stati sottoposti a scopo precauzionale ad una terapia antibiotica. La direzione generale della Asl di Bari, per fugare ogni dubbio, tranquillizzare il personale e accertare quindi le cause del decesso ha comunque disposto l’autopsia affidandola all’istituto di medicina legale del Policlinico. Sulla vicenda e’ intervenuto Rossano Sasso, coordinatore regionale Noi con Salvini Puglia, chiedendo “chiarezza” nell’interesse degli “operatori di polizia costretti a lavorare in condizioni proibitive e spesso sono esposti a rischio contagio, soprattutto quando devono procedere ad operazioni che riguardano cittadini extracomunitari”.