“Sulle strategie di vaccinazione si puo’ discutere. Il problema nasce quando si vuole mettere in dubbio l’evidenza scientifica dei Vaccini. In generale i Vaccini sono tra i farmaci piu’ controllati in assoluto e instillare dubbi tra la popolazione puo’ essere molto pericoloso”. Lo dice all’Agi Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanita’, in merito alla conferenza organizzata oggi alla Camera dal deputato Adriano Zaccagnini, esponente del Movimento Democratico e Progressista (Mdp).
“Parlare di strategie significa riflettere, ad esempio,se sia il caso o meno di introdurre l’obbligo vaccinale nelle scuole – spiega Rezza -. In Toscana a mio giudizio non c’e’ un obbligo di vaccinazione negli asili nidi e nelle materne, ma soltanto una forma di tutela dei confronti di terzi, cioe’ di quei soggetti piu’ deboli che non si possono vaccinare”. Inoltre, afferma, “non c’e’ alcuna evidenza scientifica che il carico di piu’ Vaccini faccia male alla salute”. Nella conferenza di oggi Zaccagnini ha fatto notare che “un bambino non vaccinato non e’ un bambino malato”. “Infatti i Vaccini si danno ai bambini sani per non farli ammalare – replica Rezza – perche’ nel momento in cui non si vaccinano si espongono al rischio di alcune malattie infettive e per l”effetto gregge’ possono contagiare anche gli altri coetanei”. Il professore ricorda che nel caso di malattie contagiose come il morbillo “se non si arriva al 95% della popolazione vaccinata l’infezione non e’ sotto controllo“. Solo il tetano, che si prende dall’ambiente, non si trasmette da persona a persona, per cui “chi non si vaccina non e’ pericoloso per gli altri ma mette a rischio la propria vita”.