Elisabetta I d’Inghilterra (1533-1603), figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, conosceva l’italiano così bene da essere in grado di scrivere raffinati componimenti nella lingua di Petrarca. Lo ha scoperto Carlo Maria Bajetta, docente di letteratura inglese dell’Università della Valle d’Aosta, autore del libro ‘Elizabeth I’s Italian Letters’ in uscita a New York per Palgrave Macmillan.
“Se testimonianze della sua perfetta padronanza del latino, greco e francese non mancano, – spiega Bajetta – sino ad ora erano però pochissime le testimonianze di una conoscenza realmente approfondita dell’italiano, in particolare a livello scritto”. Nel volume vengono riportate trenta lettere scritte dalla sovrana, in diversi casi di suo pugno: “Ci restituiscono una Elisabetta che usava la nostra lingua con straordinaria abilità, oltre che con gusto per il gioco retorico e per le citazioni erudite da Petrarca e Tasso”, commenta lo studioso che ha dedicato al lavoro cinque anni di ricerca d’archivio.
Tra i documenti, presenti anche trascritti lettere a personaggi quali Ferdinando I de’ Medici, Antonio de Crato, pretendente al trono del Portogallo, Wan-Li, Imperatore della Cina, ma anche missive come quelle indirizzate al Doge di Venezia che rivelano interessanti storie di spionaggio e retroscena inaspettati su trattati commerciali. Vi sono anche lettere olografe ad Alessandro Farnese, Principe e Duca di Parma (allora a capo delle truppe spagnole nei Paesi Bassi).