Esaurimento: non solo il lavoro, anche la sindrome da “genitore perfetto” lo accentua

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L’esaurimento non è più soltanto un disturbo legato al lavoro, ma anche alla famiglia: oltre un genitore su dieci è vittima della sindrome da genitori perfetti. Lo rivela un’indagine pubblicata sulla rivista Frontiers in Psychology e condotta presso l‘Università Cattolica di Lovanio, in Belgio, che ha coinvolto circa 2000 genitori. Dagli studi è emerso che il 13% dei genitori, il 12,9% delle madri e l’11,6 dei padri, si sentono spesso sopraffatti e totalmente esauriti.

Il burnout è una condizione di stress lavorativo, caratterizzata da esaurimento, irrequietezza, apatia, e senso di frustrazione, inefficacia e incompetenza. Tuttavia sono anche molti i genitori che vivono in questa condizione, come evidenzia lo studio diretto dalla psicologa Isabelle Roskam, secondo cui la frequenza con cui mamme e papà si sentono esauriti dal loro ruolo genitoriale è per molti aspetti identico a quello lavorativo. “Il problema è che a partire dagli anni ’90, – spiegano gli autori dello studio – in Europa si è cominciata ad osservare una ‘mutazione’ del ruolo genitoriale: dai genitori ci si aspetta più coinvolgimento e attenzione verso i figli, più cose da fare insieme e tempo da dedicare alla prole.” “Il burnout dei genitori non è semplice stress – scrive Roksam – è qualcosa di altamente collegato a depressione, dipendenza e altri problemi di salute”.

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