L‘asteroide che 66 milioni di anni fa colpì la Terra terminando l’era dei dinosauri non avrebbe potuto scegliere un posto peggiore: il luogo infatti amplificò ulteriormente gli effetti della catastrofe. Come spiega il sito della Bbc “il punto di impatto era una zona costiera poco profonda dal fondale gessoso: enorme quantità di zolfo furono quindi proiettate nell’atmosfera allungando quindi il periodo di “inverno globale” seguito agli incendi iniziali.”
Per gli studiosi 2un’altra area di impatto avrebbe potuto fare una grandissima differenza, anzi, forse è stato proprio un fattore determinante: se l’asteroide fosse arrivato pochi minuti prima o dopo probabilmente sarebbe finito nell’Oceano, il che avrebbe avuto come risultato una minore quantità di rocce vaporizzate nell’atmosfera. In quel caso la nube risultante sarebbe stata meno densa e la luce solare avrebbe potuto ancora raggiungere la superficie del pianeta ed evitare l’esaurimento del cibo nel giro di poche settimane e dunque l’inevitabile estinzione dei dinosauri.” Dalle prove è possibile osservare come i fossili siano racchiusi in uno strato spesso pochi centimetri, pertanto si è verificata una massiccia mortalità arrivata all’improvviso. I decessi avvennero nel giro di un periodo molto breve, forse di alcuni mesi al massimo, un evento istantaneo dal punto di vista geologico.