Giornata della malaria: ogni due minuti muore un bambino

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La malaria rimane una delle piaghe più devastanti dell’umanità: ogni due minuti muore un bambino, i nuovi casi annuali sono circa 212 milioni e solo nel 2015 si sono verificati 429mila decessi. I dati, allarmanti sono stati forniti nella conferenza a Palazzo Madama sul “Ruolo dell’innovazione tecnologica nell’affrontare le sfide della salute globale”, su iniziativa della senatrice Laura Bianconi di Ap in collaborazione con Malaria No More Uk, Friends of the Global Fund Europe, Osservatorio Aids, e Action global health advocacy partnership. “Colmiamo il divario” è il tema della Giornata Mondiale della malaria 2017 ed anche l’appello lanciato oggi in Senato da esperti italiani e internazionali.

Indubbiamente la ricerca ha ottenuto risultati notevoli: tra 2010 e 2015 il tasso di nuovi casi di malaria è sceso del 21% e nello stesso periodo la mortalità si è ridotta del 29%. Purtroppo però, soprattutto nell’Africa sub-sahariana c’è ancora un numero altissimo di persone che non ha accesso a prevenzione, diagnosi e trattamenti adeguati: il 70% delle vittime ha meno di 5 anni, le categorie maggiormente colpite sono le più deboli, le madri e i bambini. “Un secolo fa la malaria era una delle principali cause di mortalità nel mondo”, ha ricordato Stefano Vella, vice presidente di Friends of the Global Fund Europe, “ora abbiamo la possibilità di porre fine a questa malattia entro pochi decenni”.

Un obiettivo che l’Onu ha individuato nel 2030, anche per l’Hiv e la Tbc. “Gli investimenti in ricerca e sviluppo potranno contribuire all’abbattimento di mortalita’ infantile e materna”, ha detto James Whiting, executive director di Malarian No More Uk auspicando che l’Italia, che presiede il G7, mantenga il ruolo di guida nella “lotta alle malattie trasmissibili come avvenne al G8 del 2001 con il contributo alla nascita del Global Fund”. “Il G7 sara’ l’occasione per ribadire l’importanza dei partenariati”, ha aggiunto Francesco Aureli, dell’Ufficio Sherpa G7 della Presidenza del Consiglio dei ministri.

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