Giro d’Italia 2017: alla scoperta di Cagliari [GALLERY]

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Cagliari, capoluogo e porto principale della Sardegna, vanta circa 160 mila abitanti e sorge sulla costa meridionale dell’isola, nella pianura del Campidano, nella parte più interna del golfo omonimo.
Il territorio di Cagliari era abitato già tra fine IV e inizio III millennio a.C. Si ipotizza che i suoi abitanti vivessero di caccia e pesca, utilizzando attrezzi rudimentali come pietre e ossa. Occupata dai Fenici nel VIII secolo a.C, definita da questi Kar-El (città-fortezza), poi dai Cartaginesi, intorno al 238 a.C. venne presa dai Romani che vi si stabilirono, considerandola come la base centrale delle operazioni militari. Nel 456 d.C. fu la volta dei Vandali che non esercitarono un dominio eccessivamente oppressivo dal punto di vista economico e politico, lasciando libero spazio alla cultura e all’identità dei Sardi. La storia cittadina prosegue coi Bizantini, col periodo Giudicale, sino ad Aragonesi e Catalani che, tra il 1326 e il 1479, conquistata Cagliari, vi si installarono nell’attuale quartiere Castello, istituendo numerose leggi razziali contro il popolo caglieritano, tra cui l’obbligo di vivere fuori dalle mura del Castello.
Agli Aragonesi successero gli Spagnoli, il periodo di transizione e il periodo piemontese fino al Regno d’Italia, anche se la fusione Sardegna/Italia non portò il progresso sperato, aumentando i doveri (es. maggiori imposte, obbligo di leva, degradante situazione culturale ed economica). Bombardata e rasa al suolo nel 1943 da Americani e aerei inglesi, iniziò il suo progressivo sviluppo urbano e la restaurazione di numerosi edifici e attività solo dal 1946 in poi, divenendo capoluogo sardo. Cosa visitare a Cagliari? Le torri pisane del 300, il Castello, per quattro secoli sede di dominatori spagnoli, le torri dell’Elefante e di San Pancrazio che chiudono e proteggono il Castello, cinto, ancora oggi, da alti bastioni che dominano la città, da cui ammirare il panorama. Castello è il quartiere storico per eccellenza, con le sue abitazioni arroccate sul colle e le stradine medievali. Il monumento più importante è la Cattedrale di Santa Maria, in stile romanico/ pisano, rifatta con aggiunte barocche. Di fianco alla Cattedrale troviamo il Palazzo Arcivescovile, l’Antico Municipio (ex Palazzo di Città), il Palazzo Viceregio, la Chiesa della Speranza. Da non perdere Piazza Arsenale, che prende il nome dal presidio militare che aveva sede da Porta Cristina e Porta San Pancrazio, che attualmente ospita la Cittadella dei Musei. Nella contigua Piazza Indipendenza si trova, invece, il Museo Archeologico Nazionale con interessanti pezzi della civiltà preistorica sarda. Il resto della città è diviso in quartieri. Il quartiere Villanova, con la Chiesa San Domenico e la Chiesa di San Mauro, il quartiere Stampace, noto come quartiere delle dieci chiese e dei dieci santi, con la Chiesa di Sant’Anna, Sant’Efisio, Santa Restituta e San Michele, Anfiteatro Romano e i ruderi di Villa Tigellio; il quartiere Marina, in cui predomina lo stile catalano, evidente nella Chiesa di Sant’Eulalia. Ed ancora via Manno, da sempre arteria commerciale cittadina; vita Roma, abbellita con portici ed eleganti palazzi (es. Palazzo Comunale in stile liberty e, di fronte ad esso, il porto, da sempre porta d’ingresso della Sardegna, facile approdo per mercanti, conquistatori, missionari e visitatori. L’artigianato di Cagliari si basa su tessuti, tappeti, arazzi, ceramiche e terrecotte, ferri battuti, gioielli in oro e argento, coltelli e celebri cestini intrecciati. Per quanto concerne i piatti tipici: fregula con cocciulr, cozzas a schiscionera, sa casola, sa burriola, su scabbecciu. Tra i primi. Su mazzemurru, i famosi malloreddus, impanadas, angiulottus. Tra i dolci: pardulas, candelaus e pabassinas. Tra i vini : Nuragus, Malvasia, Moscato.

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