Morto Bignami, il ricordo commosso della moglie: “La scienza gli deve molto, era un uomo capace di immaginare progetti a lungo termine”

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La scienza gli deve molto perché “aveva la capacità unica visionaria di immaginare progetti a lungo termine“. Questo è il ricordo dell’astrofisico Giovanni Bignami, morto ieri a Madrid, affidato all’ANSA dalla moglie Patrizia Caraveo, astrofisica dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

“Per me era il compagno di una vita, con cui ho vissuto una splendida avventura intellettuale, durata più di 30 anni e per un crudele gioco del destino è morto nel giorno del nostro anniversario di matrimonio”, ha aggiunto la moglie con la voce molto commossa. Dopo il ricordo personale, Patrizia Caraveo che con Bignami ha condiviso anche 20 anni di ricerche sulla stella Geminga, ha ricordato il manager della scienza: “era un uomo capace di immaginare progetti a lungo termine” come SKA, lo Square Kilometre Array (SKA), più grande radiotelescopio del mondo, in costruzione in Australia ed in Sud Africa. Ieri come presidente del consiglio di amministrazione del progetto “era a Madrid per discutere con rappresentati politici spagnoli dell’intenzione della Spagna a entrare nel progetto”.

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