Per conoscere le specie animali ‘aliene’ che sono tra noi, Legambiente e il progetto Life Asap invitano i giornalisti ad una passeggiata della durata di un’ora e trenta minuti circa a Roma, Villa Pamphili, attraverso la pineta monumentale nelle vicinanze di Viale del Casino Algardi, le mura storiche lungo la Via Aurelia antica e il Lago Belvedere. Durante il percorso sarà possibile osservare diverse specie aliene animali e vegetali tra cui il parrocchetto dal collare, il pappagallo monaco, la testuggine dalle guance rosse, la testuggine dalle guance gialle, la tartaruga pseudemys concinna, il gambero rosso della Louisiana, l’ailanto e la fitolacca americana, e valutare l’effetto del punteruolo rosso sulle palme e dell’ailanto sui manufatti storici.
Le specie aliene invasive sono organismi introdotti dall’uomo, accidentalmente o volontariamente, al di fuori dell’area di origine, che si insediano in natura e causano impatti sull’ambiente o sulla vita dell’uomo.Sono responsabili della perdita di biodiversità al pari della distruzione degli habitat e minacciano l’esistenza di moltissime specie autoctone: le specie aliene invasive danneggiano il nostro patrimonio naturale e hanno un impatto sociale ed economico stimato in oltre 12 miliardi di euro ogni anno nella sola Unione europea. E il fenomeno è in forte crescita: in Europa il numero di specie aliene è cresciuto del 76% negli ultimi 30 anni. Questo fenomeno è particolarmente evidente nelle grandi città come Roma, dove molte specie invasive, spesso concentrate negli ultimi lembi di naturalità, si stanno sostituendo alle specie native e sono in grado di provocare anche impatti economici, sanitari e sul patrimonio culturale.
Nel Mediterraneo, complici anche i cambiamenti climatici in atto, le specie aliene invasive sono, insieme al consumo di suolo, la principale minaccia alla biodiversità.Vie di ingresso privilegiate sono porti e aeroporti dove merci e persone possono fungere da vettori volontari o inconsapevoli, ma un ruolo importante nella loro diffusione è giocato dal commercio di piante esotiche e animali da compagnia, l’introduzione volontaria per attività di pesca sportiva e venatoria, il rilascio da parte di cittadini, la fuga da allevamenti ecc.In Italia sono presenti più di 3000 specie aliene, introdotte spesso volontariamente, di cui oltre il 15% invasive, ovvero che causano impatti (Banca Dati Nazionale delle specie alloctone).Complessivamente in Italia il numero di specie aliene è aumentato del 96% negli ultimi 30 anni.Le specie aliene invasive causano da tempo nel nostro Paese impatti sulla biodiversità (gambero rosso americano, scoiattolo grigio, tartaruga palustre americana, caulerpa, robinia), sulle attività economiche (nutria, cozza zebrata, fitofagi come il cinipede del castagno e la cimice del pino) e sulla salute umana (ambrosia, zanzara tigre). Ma i tassi di crescita del fenomeno fanno si che ci troviamo a fronteggiare minacce sempre nuove. (LaPresse)