Mattoni della stessa consistenza del gesso potrebbero essere fabbricati direttamente sulla Luna mediante una stampante 3D e una fornace a energia solare: lo dimostra una simulazione condotta dagli esperti dell’Agenzia spaziale europea (Esa) grazie ad una tecnologia innovativa che potrebbe rivelarsi molto utile anche sulla Terra per accelerare la ricostruzione degli edifici distrutti dai terremoti. L’annuncio arriva dopo pochi giorni dalla pubblicazione della ‘ricetta’ per la produzione di mattoni a ‘chilometro zero’ su Marte, messa a punto dall’Universita’ della California a San Diego in collaborazione con la Nasa.
In entrambi i casi, la materia prima necessaria è la polvere del suolo : sul Pianeta Rosso sarebbe sufficiente compattarla e pressarla, mentre sulla Luna sarebbe necessaria un’attrezzatura specifica. Nelle simulazioni di laboratorio, i ricercatori dell’Esa guidati da Advenit Makaya hanno impiegato una stampante 3D per deporre sottilissimi strati di polvere simil-lunare, che “sono stati cotti uno dopo l’altro a 1.000 gradi grazie ad uno speciale concentratore solare (disponibile presso la sede dell’agenzia spaziale tedesca di Colonia) che convoglia la luce in un unico potente raggio ad alta temperatura capace di fondere i granelli di polvere.”