”Se le procedure che adottiamo non funzionano nell’ordinario, non vanno nemmeno in emergenza. Dobbiamo fare le cose nella maniera giusta, evitando il ricorso alla straordinarietà, sennò facciamo l’errore che con l’emergenza vogliamo bypassare ciò che non facciamo nell’ordinario”. Lo ha dichiarato a Rieti Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, nel corso della presentazione di un libro.
”Noi – ha proseguito- siamo un popolo incredibile, in emergenza riusciamo a dare il meglio di noi stessi, ma è anche vero che se riuscissimo a fare squadra saremmo più performanti anche nell’ordinario, non solo nell’emergenza. Tre e 36, ma anche 3.32 all’Aquila, 4.03 in Emilia rappresentano orari in cui scatta improvvisamente qualcosa scatta, e dopo l’emergenza anche noi ci chiediamo se abbiamo seguito le procedure giuste’‘, ha concluso.