Il Presidente Donald Trump – si apprende – ha presentato al Congresso il suo piano di spesa per il 2018: diversi i tagli ai finanziamenti per la ricerca. Tra le agenzie più colpite spiccano l’Agenzia per la Protezione Ambientale (Epa), con un taglio del 30%, i National Institutes of Health (Nih), ai quali viene sottratto il 22%, e la National Science Foundation, 11% in meno. Subisce ridimensionamenti anche la Nasa, anche se in misura minore.
Colpita l’Agenzia per la Protezione Ambientale e le sue ricerche sull’inquinamento e cancellata tutta una serie di progetti di ricerca sul clima della National Oceanic and Atmospheric Administration. Tagliati i finanziamenti dei National Institutes of Health alle università, mentre la riduzione del budget alla National Science Foundation interesserà soprattutto scienze sociali, informatica e scienze della Terra.
Cala l’ascia anche sul Dipartimento dell’Energia: interessati alcuni progetti più di altri, come le ricerche in campo biologico, ambientale e climatico. Invece, nascono dubbi sul progetto ITER, l’esperimento internazionale sulla fusione in costruzione in Francia: le parole non lo dicono, ma il finanziamento troppo esiguo sembra volere un ritiro dal progetto. La Nasa si può dire più fortunata, ma dovrà eliminare il suo Sistema di Monitoraggio del Carbonio, un programma di ricerca per il monitoraggio delle emissioni di anidride carbonica da foreste e altri depositi naturali. Questa mossa potrebbe mettere a rischio la capacita’ degli Stati Uniti di rispettare gli accordi sul clima di Parigi.