Zika: con il crollo dei casi, a rischio i progetti di ricerca

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“Il crollo dei casi di Zika in Brasile e nel resto dell’America Latina registrato quest’anno sta mettendo a rischio diversi studi scientifici, compresi quelli di un potenziale vaccino.” Lo sottolinea un articolo su Scientific American, secondo cui “anche quelli che dovevano dimostrare senza dubbio la relazione tra il virus e la microcefalia potrebbero non raccogliere abbastanza dati.” La ricerca più grande prevista, il Zika in Infants and Pregnancy Study del National Institute of Health statunitense, doveva in teoria arruolare 10mila mamme infette, ed è fermo a 3mila, spiegano.

Sta iniziando ora a reclutare i soggetti invece la ricerca di Zikalliance, che beneficia di 12 milioni di euro dell’Unione Europea. “Invece di focalizzarsi sul Brasile – spiega Xavier de Lamballerie dell’Inserm francese – la ricerca potrebbe spostarsi in altri paesi come la Bolivia, dove epidemie future potrebbero essere più probabili. Cercheremo i casi dove si presentano – spiega – ma è una corsa contro il tempo“. Una sorte simile, spiega Anthony Fauci del Nih, sta toccando i test per i candidati vaccini. Uno ad esempio, sempre coordinato dal Nih, è iniziato a marzo con l’obiettivo di reclutare 2490 volontari in sette paesi latinoamericani.

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