Con l’arrivo del caldo è allerta nelle campagne lombarde, con il mais sorvegliato speciale. Complici le alte temperature e la mancanza di pioggia – spiega la Coldiretti Lombardia dopo un primo monitoraggio sui territori – in alcune zone le irrigazioni per questo cereale sono state anticipate o si è dovuto ricorrere a quelle di soccorso. Nelle campagne cremonesi – precisa la Coldiretti regionale – le aziende agricole stanno bagnando i campi con circa un mese d’anticipo rispetto agli anni passati.
Difficoltà si registrano nelle aree servite dal fiume Oglio a causa della scarsità di acqua e dei ritardi che si sono verificati nel riempimento del reticolo irriguo. Particolarmente preoccupante la situazione nelle fasce, dove le aziende attingono da canali alimentati dalle acque di colo che, a causa della siccità, sono letteralmente a secco. Allerta anche negli allevamenti dove mucche da latte e maiali iniziano a soffrire per l’innalzamento delle temperature. Irrigazioni accelerate di almeno due settimane anche per il mais nella bassa lodigiana – spiega la Coldiretti Lombardia – dove gli agricoltori hanno già avviato il secondo ciclo di operazioni, che solitamente avviene tra fine giugno e inizio luglio. In provincia di Pavia, oltre all’apporto straordinario di acqua per il mais, c’è apprensione per il pomodoro e i vigneti: già diverse le segnalazioni di pozzi quasi asciutti.
Nel Mantovano, infine, il caldo si fa sentire anche sul grano: ‘‘Nella mia zona c’è ancora acqua, grazie al consorzio di bonifica, ma questo caldo sta bruciando le piante – spiega Giovanni Gorni, titolare di un’azienda che coltiva cereali su circa 45 ettari nelle campagne di Rivarolo Mantovano – io produco orzo, grano duro e soia e, per la prima volta nella mia vita ho già irrigato il grano due volte, mentre l’orzo è giunto a maturazione in brevissimo tempo. Lo sto trebbiando adesso, con dieci giorni d’anticipo rispetto all’anno scorso”.