Clima: il premio Nobel Valentini lancia una call to action contro il cambiamento climatico

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Ripensare la ricerca in ottica multidisciplinare, solution based, pronta a immettere innovazioni sostenibili sul mercato. A lanciare l’invito all’azione a scienziati e governi per il climate change è il premio Nobel Riccardo Valentini, come chairman della Scientific Room della piattaforma di innovazione Green Capital Alliance e lo fa dal 2017 World Congress of Engineers and Scientists ad Astana, capitale del Kazakistan, sede dal 10 giugno al 10 settembre dell’ Expo 2017. Il cambiamento climatico, spiega Valentini, “non è solo un problema energetico. Dobbiamo affrontarlo considerando lo stretto legame tra cibo, energia e acqua. Nuove tecnologie per la produzione e l’accumulo di energie rinnovabili sono un bisogno imprescindibile anche nel settore della gestione delle acque”.

Nello scenario di una popolazione mondiale in costante aumento (+2 mld di individui entro il 2050), esigenze alimentari in cambiamento (mutano le abitudini di consumo e le tipologie di cibo richieste), il climate change che produce effetti drastici su agricoltura, pesca, foreste, Riccardo Valentini, premio Nobel 2007 mette in evidenza la necessità di un’azione sempre più incisiva. ”La concentrazione di gas serra nell’atmosfera è la più alta registrata in 800 milioni di anni. I livelli di CO2 sono aumentati del 30% rispetto all’era preindustriale, e continuano crescere, mentre quelli di metano sono triplicati” spiega Valentini, che mette l’accento anche sull’utilizzo di risorse necessarie per sfamare una popolazione in inarrestabile aumento, e afferma: ”È una velocità di trasformazione che né il pianeta né la società hanno mai sperimentato prima’‘.

Lo scenario che Valentini riporta è già da solo un invito all’azione, rapida, decisa ed efficace. ”È ora – dice – di riflettere sull’attuale sistema agroalimentare, non più sostenibile”. Conciliare il bisogno di nutrire una popolazione mondiale che aumenterà di 2 miliardi entro il 2050 e allo stesso tempo stabilizzare l’aumento delle temperature sotto i 2 gradi centigradi, riducendo la pressione sulle risorse naturali. Due necessità in contrasto, conciliabili solo con un cambio di paradigma: ”Separare la conoscenza umana in discipline non è più un’opzione – conclude Valentini – occorre un approccio olistico, con interscambi continui tra esperti dei diversi campi. Dobbiamo lanciare un invito all’azione rivolto a scienziati, aziende e governi, per combinare un nuovo set di regole e paradigmi, nuove soluzioni, nuovi modelli di business operativi”. Questa è l’ottica che guida Green Capital Alliance, di cui Valentini è chairman della Scientific Room, una piattaforma di innovazione supportata da un network internazionale di oltre 30 università, istituti di ricerca e incubatori di innovazione, che fa della multidisciplinarietà uno dei suoi pilastri. Una ricerca ”solutions based”, con lo scopo di immettere sul mercato innovazioni pronte a essere applicate sul campo

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