Clima: Nicaragua fuori dall’Accordo di Parigi, ma campione di energie rinnovabili

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Gli unici paesi a non aver firmato all’Accordo sul clima di Parigi sono la Siria e il Nicaragua (perfino il paese che ha storicamente investito meno attenzione alla tutela dell’ambiente, l’Uzbekistan, ha firmato l’accordo). Ma la loro situazione non potrà essere paragonata a quella degli Stati Uniti, se lasceranno l’accordo. La Siria è devastata dalla guerra, e il Nicaragua, paese modello per la produzione di energia verde, non ha firmato per denunciare che i vincoli imposti sulle emissioni non sono abbastanza forti, gli impegni posti ai paesi sviluppati troppo leggeri e anche l’esclusione di procedimenti giudiziari per danni ambientali prevista dall’accordo.

“Non è né etico né congruente evocare, nel testo dell’accordo, i diritti umani e allo stesso tempo chiedere ai paesi in via di sviluppo di rinunciare ai loro diritti legali, incluso quello a risarcimenti per danni e il diritto di citare in giudizio per responsabilità”, aveva dichiarato il capo della delegazione del Nicaragua ai negoziati di Parigi, Paul Oquist. Da oltre dieci anni il Nicaragua ha iniziato a trasformare la sua economia per ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio e passare alle energie rinnovabili. Entro il 2015, la metà del fabbisogno di energia elettrica arrivava da fonti rinnovabili, in larga misura geotermiche, e il paese punta ad arrivare al 90 per cento entro il 2020.

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