Dati povertà bambini: “200 mila animali domestici vivono meglio”

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Circa 200 mila animali domestici  in Italia costano nel 2015 180 euro mensili,  una somma che sale a 300 euro  se si considerano visite veterinarie  e resto: un bambino su dieci in Italia non ha la fortuna di vivere “come un cane”.

È quanto affermano  in una nota,  a proposito della relazione di  Bankitalia,  la psichiatra Donatella  Marazziti  e il sociologo della salute, Mario Campanella.

È un paragone forte e provocatorio ma veritiero – si legge nella nota – frutto non solo della scarsa spesa sociale del nostro  Paese ma anche di  una sorta di trasformazione antropologica che  non sa più individuare le priorità.

Se vi fosse  una banca solidale – prosegue la nota – tra cittadini,  riusciremmo lo stesso ad avere un animale domestico in casa e ad avere  a disposizione  almeno  30 milioni di euro per le indigenze.

Basterebbe poco -aggiungono  Marazziti e Campanella – per modificare almeno  le cose e per assegnate  nuovamente all’infanzia  quella primazia di sacralità  e di diritti che sembra avere perso nell’opinione pubblica

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