Scoperto nel cervello l'”interruttore” in grado di accendere la creatività: in una ricerca su 60 individui pubblicata sulla rivista Scientific Reports, è stata potenziata la loro “genialità” mediante una piccola stimolazione (indolore e non invasiva) del cervello che va a sopprimere temporaneamente l’attività della corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra, ossia un’area neurale legata a ragionamento e pensiero. La ricerca, condotta tra Queen Mary University e Goldsmiths University entrambe a Londra, suggerisce che “per liberare la propria creatività e riuscire a risolvere problemi nuovi pensando fuori dagli schemi bisogna sopprimere le nostre capacità di ragionamento e pensiero razionale”.
Insomma per sprigionare il genio che è in noi bisogna zittire la razionalità. Gli esperti hanno testato la “stimolazione transcranica (in corrente continua) posando degli elettrodi sulla testa dei partecipanti. In modo del tutto impercettibile, a seconda di come vengono disposti gli elettrodi e del tipo di lieve corrente inviata, la stimolazione può sopprimere o iperattivare una certa zona del cervello, la corteccia prefrontale dorsolaterale sinistra appunto.” I ricercatori hanno confrontato la stimolazione vera anche con una placebo (finta, inesistente).
Si è visto che “solo la stimolazione che sopprime la corteccia prefrontale dorso laterale sinistra accende la capacità creativa e migliora le performance nella risoluzione di problemi difficili per decifrare i quali bisogna andare oltre gli schemi. Iperattivando quella parte della corteccia si diventa meno creativi mentre lo stimolo placebo non ha effetti sulla creatività. I ricercatori hanno anche notato che “quando si sprigiona la creatività si diventa al tempo stesso meno capaci di risolvere problemi classici basati su vecchie regole e ragionamento.”