“Spiace sentire usare parole inadeguate come speculazione o guerra del grano. Queste iniziative sono fuorvianti e negative in primis per il consumatore, che ha così una percezione distorta della realtà. Non ci stancheremo mai di ripetere che le importazioni sono assolutamente necessarie, indispensabili per ovviare al deficit soprattutto quantitativo del raccolto nazionale rispetto al fabbisogni dell’industria”. Così in una nota Italmopa, l’associazione industriali mugnai d’Italia, risponde a Coldiretti secondo cui “la speculazione sul grano mette in pericolo la vita di oltre trecentomila aziende agricole che lo coltivano, ma anche un territorio di 2 milioni di ettari a rischio desertificazione ma anche gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy”.
Per Italmopa l’industria molitoria “si trova a dover fronteggiare l’ennesimo attacco ingiustificato da parte di Coldiretti sulle importazioni di grano. Ci preme sottolineare, inoltre, che è prevista una riduzione di circa il 10% del prossimo raccolto di frumento duro e questo non farà che aumentare il deficit quantitativo della produzione nazionale”. Italmopa, in rappresentanza delle industrie molitorie, “è da sempre disponibile” a valutare con gli altri attori della filiera misure in grado di incentivare la produzione nazionale sotto l’aspetto sia quantitativo che qualitativo, “al fine di rafforzare la competitività della filiera e di tutti gli attori che la compongono, ma esprime altresì forte biasimo verso iniziative tese a screditare strumentalmente l’import e creare tensioni tra produttori agricoli e industria di trasformazione”.