Melanoma: ecco le regole generali di prevenzione

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Nella lotta al melanoma, la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. I soggetti più a rischio sono: gli individui con familiarità per melanoma, con numerosi nei (più di 100), con più di 5 nei atipici, con fototipo chiaro (I e II); i soggeti che non si abbronzano o con difficoltà ad abbronzarsi, con capelli, occhi e cute chiara. Ecco alcune regole generali di prevenzione: non esporsi mai al sole nelle ore più calde della giornata, dalle 11 alle 16; prendere il sole gradualmente, prestare attenzione anche in inverno, sulla neve, non sottovalutando l’effetto specchio.

MELANOMA 4Utilizzate creme di protezione solare adeguate al vostro fottipo, appplicandole ulteriomente dopo aver sudato o dopo aver fatto il bagno; anche se siete sotto l’ombrellone che, contrariamente a quanto si pensi, lascia passare il 50% degli UV. Restate dunque all’ombra, indossando capi d’abbigliamento in cotone e cappelli con visiera. Indossare occhiali da sole avvolgenti, con grado di protezione dagli UV del 99-100%, attenzione al fenomeno allergia a componenti di cosmetici. Da bandire lampade e lettini solari, ricordando che un’abbronzatura di base in un solarium non previene ustioni, né riduce i danni da eccessiva e malsana esposizione a raggi solari (anzi, è esattamente l’opposto!).

MELANOMAEsaminate la vostra pelle, osservando i cambiamenti dei nei. Nei normali appaiono di colore uniforme, marrone o nero, più piccoli di 6 mm, rimangono della stessa forma, dimensione e colore per molti anni fino, a volte, a svanire durante la vecchiaia. Per il melanoma vale la regola dell’ABCD: asimmetria, irregolarità dei bordi, il colore non omogeneo, che presenta differenti ombreggiatura, marroni, nere, qualche volta macchiette rosse, azzurro/blu o bianche, diametro più grande di quello di una matita. E’ consigliabile utilizzare uno specchio portatile per l’osservazione delle zone più difficili da guardare, così come è doveroso un controllo dermatologico annuale, ispezionando la pelle con un dermatoscopio che ingrandisca fino a 10 voltte i nei e, procedendo, se lo specialista lo ritiene opportuno, ad una videodermatoscopia computerizzata per memorizzare le immagini e confrontarle, a distanza di tempo, con le precedenti.

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