Raddoppia il ‘Club rosa’ di Onda, l’Osservatorio nazionale sulla Salute della donna. Salgono infatti a 76 i nomi del ‘Top Italian Women Scientists’, gruppo nato nel 2016 da un’idea di Adriana Albini che lo presiede, per riunire le migliori ricercatrici del nostro Paese. Alle 37 donne impegnate in campo biomedico già inserite nella lista, si affiancano altre 39 colleghe: 16 attive nel settore biomedico, 17 nelle scienze cliniche e 6 nelle neuroscienze. Lo annuncia Onda che sul suo sito pubblica oggi un e-book con le storie dei ‘camici rosa’ della Penisola con H-index pari o superiore a 50.
Il Club – ricorda l’Osservatorio – è dedicato alle scienziate italiane impegnate nella ricerca recensite nella classifica dei Top Italian Scientists (Tis) di Via-Academy, un censimento dei cervelli tricolori di maggior impatto internazionale, misurato appunto attraverso l’H-index. L’indicatore racchiude sia la produttività sia il ‘peso’ scientifico del ricercatore, nonché la sua continuità nel tempo, e si basa sul numero di citazioni per ogni pubblicazione. “L’obiettivo – afferma Francesca Merzagora, presidente di Onda – è promuovere la ricerca ‘rosa’ e avvicinare le giovani a questo mondo”.
“Quest’anno – sottolinea – è stato realizzato un e-book, pubblicato sul sito che raccoglie i contributi autobiografici delle ricercatrici italiane che hanno aderito al Club. Raccontano la propria esperienza di donne scienziate, gli sforzi, le rinunce e le soddisfazioni derivanti da questa scelta di vita. L’e-book è dedicato alla professoressa Anna Tramontano, prematuramente scomparsa il 10 marzo 2017, che ha dato un contributo straordinario nel campo della biologia computazionale a livello nazionale e internazionale”.
“Del Club fanno parte donne ‘di impatto’ nella biomedicina, nelle scienze cliniche e nelle neuroscienze”, evidenzia la presidente Albini, direttore scientifico di MultiMedica Onlus, Milano, e membro del Comitato scientifico di Onda – Non solo nel senso che il loro lavoro impatta sulla società e sulla conoscenza, ma anche perché, attraverso la loro produzione scientifica letta e citata, si sono conquistate una posizione in vetta in questa specie di ‘hit parade’ al femminile delle italiane nella scienza, in patria e nel mondo. E’ il consolidarsi di una rete di donne ricercatrici che può rappresentare un riferimento alle giovani ricercatrici e in progetti di comunicazione. E’ un sogno a cui pensavo da tempo e che ha potuto realizzarsi grazie ad Onda”.
Sono 23 le scienziate italiane che ripercorrono la loro avventura nell’e-book di Onda. La prima è Albini. “Da ragazzina – scrive – già pensavo che sarei stata una ricercatrice, quando nelle lunghe passeggiate con mia madre sulla sabbia della spiaggia del Lido di Venezia, mia città natale, osservavo la vita”. Si chiedeva di cosa fosse fatta e con questa “passione dentro ho acquistato il biglietto di un lungo viaggio, stupendo e faticoso con l’unico premio di un paesaggio affascinante e mutevole: quello della ricerca scientifica”.
E così “a 19 anni, quando le mie compagne di scuola che avevano scelto materie umanistiche dopo le lezioni uscivano e vivevano la loro vita di ragazze, io vestivo con sacro senso di appartenenza il camice bianco del chimico, e trascorrevo le ore dietro un bancone, a miscelare elementi”. “Oltre a grandi soddisfazioni e serenità – confessa Albini – la vita di scienziata mi ha causato spesso anche sofferenza”, ogni giorno alle prese con “difficoltà, burocrazie, gelosie, problematiche nella carriera, sbagli, incomprensioni” a più livelli.
“Ogni tanto la spossatezza, la frustrazione, le amarezze e il senso di impotenza mi hanno spinto a essere realista, a rinunciare a combattere fino in fondo per il top della carriera”. Ma il bilancio finale sa di speranza: “Nel complesso ho dovuto affrontare ostacoli e scalini di una società che non è ancora paritaria, non è ‘equal opportunity’, ma spero lo diventi“, confida la scienziata. Lei e le sue colleghe ‘al top’ si ritroveranno il 20 settembre a Milano – informa Onda – in un incontro riservato al Club, organizzato nel corso del I Congresso nazionale dell’Osservatorio nazionale sulla Salute della donna, dedicato alla Salute della donna e alle interrelazioni tra patologie.