Anche in Calabria al situazione siccità è critica, e si susseguono gli appelli delle amministrazioni comunali riguardo il corretto utilizzo dell’acqua. La situazione più seria interessa probabilmente Reggio Calabria, con un razionamento che ormai va avanti da molti mesi. Molte parte delle famiglie del centro storico – e non solo – sono costrette a raccolte d’acqua straordinarie per via della mancata erogazione già dalle ore pomeridiane e serali, mentre sono continui i confronti tra l’Amministrazione comunale e la Sorical, la società regionale che cura l’erogazione dell’acqua, sulle responsabilità. I ripetuti guasti alla vetusta rete idrica costringono migliaia di famiglie a enormi sacrifici.
La soluzione, secondo gli addetti ai lavori, potrebbe essere il completamento di una diga in Aspromonte, nell’invaso del Menta. Si tratta tuttavia di un’opera che ormai va avanti da oltre 30 anni, con continui rinvii e aumento esponenziale dei costi. Dopo un recente sopralluogo proprio sul Menta, il Presidente della Regione Mario Oliverio ha annunciato una serie di incontri e sopralluoghi per verificare lo stato dell’arte anche degli altri invasi calabresi: Esaro, Lordo e Melito. Si tratta di una serie di iniziative legate anche al tema del G7 sull’ambiente di Bologna finalizzato anche al contrasto agli effetti della siccità.
“Il fatto che per decenni queste importanti opere siano state lasciate incomplete ed abbandonate – ha affermato Oliverio – è una responsabilità grave, le cui conseguenze si pagano oggi ed a lunga distanza”. “Tra i nostri obbiettivi prioritari – ha aggiunto il presidente della giunta regionale – c’è quello di completare le grandi opere per una razionale utilizzazione dell’acqua. Una risorsa preziosa di cui la nostra Regione è ricca”. E sempre su proposta del governatore sono stati promossi incontri con le Prefetture e tutte le istituzioni ed i soggetti competenti che hanno responsabilità nella utilizzazione dell’acqua.
