In Basilicata “le precipitazioni sono risultate in calo del 40% e le temperature massime superiori di 1,7 gradi la media di riferimento a giugno”: lo ha detto, in una nota, Coldiretti Basilicata, citando dati dell’Ucea “relativi alla seconda decade del mese che evidenziano una situazione di criticita’ diffusa sul territorio”. “Le precipitazioni nel Mezzogiorno erano risultate scarse anche a maggio (-53%), a aprile (-43%), a marzo (-64%) e febbraio (-39%) con il risultato di un abbassamento del livello di acqua negli invasi ed una aridita’ diffusa nei campi.
Attualmente – spiega la Coldiretti – nelle sei principali dighe della regione sono presenti 335 milioni di metri cubi di acqua, oltre centosessantasei in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Dalla lettura dei dati dell’Autorita’ interregionale di bacino della Basilicata emerge che nella diga di Monte Cotugno ci sono 164 milioni di metri cubi di acqua, oltre centodieci in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Rispetto al 2016 ci sono 32 milioni di metri cubi in meno nell’invaso del Pertusillo e 20 in quello di San Giuliano. Ad ogni modo gli organi che hanno la regia sulla programmazione delle risorse idriche stanno cercando di garantire le erogazioni di acqua ai settori produttivi dell’agroalimentare lucano.
Il crollo dei raccolti nelle campagne, dal grano al pomodoro fino alle olive, per la prolungata Siccita’ mette a rischio gli investimenti avviati per l’annata agraria con una diminuzione del livello occupazionale per il calo delle giornate lavorative offerte dall’agricoltura. Di fronte alla tropicalizzazione del clima – ha concluso Coldiretti Basilicata – servono opere strutturali per raccogliere l’acqua nei momenti piu’ piovosi creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua, ma occorrono anche interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque”.