La Siccità riguarda in Italia “i bacini idrografici padano e delle Alpi orientali, nonché il lago di Bracciano nel Lazio e la Sardegna”. Lo riferisce in una nota il Ministero dell’Ambiente. La situazione, spiega il comunicato, “viene monitorata costantemente dagli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici, istituiti nel luglio 2016 dal Ministero dell’Ambiente. Ne fanno parte Autorità di Bacino, Regioni, ISTAT, CREA, ISPRA, ANBI, UTILITALIA, A.N.E.A., ed ASSOELETTRICA”.
“Sul bacino dell’Adige – si legge nel comunicato – i valori della portata media giornaliera alla sezione dell’Adige si situano a livelli idonei, ma il progressivo esaurimento del manto nivale per le elevate temperature richiede che il livello di attenzione sia mantenuto a livelli massimi”. “Sul bacino del Po – prosegue la nota – i valori di portata, dopo un modesto aumento dovuto a precipitazioni della scorsa settimana, sono nuovamente in calo, anche se tuttora non si registrano livelli idrometrici critici”.
“Desta una forte preoccupazione la situazione delle province di Parma e Piacenza – scrive il Ministero – Analoghi problemi potrebbero esserci per l’approvvigionamento idropotabile dell’Emilia orientale e della Romagna”. Nell’Italia centrale, “la situazione più delicata è certamente quella che coinvolge la città di Roma ed i comuni limitrofi, collegata, in particolare, con la condizione del lago di Bracciano, il cui livello, a fine maggio, era di +5 cm sullo zero idrometrico”.
In Sardegna “l’anno in corso si presenta essere il più siccitoso registrato dall’inizio delle osservazioni nel 1922. I tre mesi marzo-aprile-maggio fanno registrare deficit intorno al 70% per tutte le aree, con punte prossime al 90% per Gallura e Flumendosa”. “La situazione idrica nazionale e la gestione pro attiva che della stessa stanno facendo gli Osservatori distrettuali – afferma il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti – ci conferma, ancora una volta, la lungimiranza dell’azione intrapresa da questo Ministero, che ha creato, in tempi record, su tutta Italia, tali Organismi di gestione partecipata delle risorse idriche”.