Nelle Marche cala il numero degli occupati in Agricoltura del 15%. Nei primi tre mesi del 2017 i disagi causati dal sisma alle attivita’ agricole e agrituristiche, il blocco delle vendite e la stessa ondata di maltempo hanno portato a un calo del 15% degli occupati in agricoltura nella regione. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Marche sui nuovi dati Istat secondo la quale, a causa degli effetti del sisma, si sono persi quasi 2.600 posti di lavoro nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.
Nelle campagne il sisma ha causato l’interruzione di molte attivita’, anche a causa dello smottamento dei terreni, mentre a livello di vendite si e’ registrato un calo del 90% soprattutto per l’abbandono forzato della popolazione residente. Gravi danni anche all’attivita’ agrituristica, anche se negli ultimi mesi si sono registrati segnali positivi con un ritorno dei turisti. Tutti fattori che hanno pesato a livello occupazionale, senza ovviamente dimenticare il crollo di stalle e caseifici.
“Una situazione che potra’ essere superata solo alleviando i disagi che le aziende agricole colpite continuano a vivere e avviando la ricostruzione per garantire la ripartenza delle attivita’ produttive- spiega in una nota Coldiretti Marche- E’ in questo modo che sara’ possibile risollevare l’economia di questi territori, cui l’agricoltura contribuisce in maniera importante, ed evitare il pericolo dell’abbandono e dello spopolamento”.