L’arte per sconfiggere la paura, per ridare un senso di comunità e per guardare al futuro. ‘Corale‘ e’ il nome del nuovo progetto del Teatro stabile dell’Umbria che vede coinvolte le realta’ piu’ innovative del teatro della regione, unite da una comune volonta’ di contribuire a rimettere in moto la vita sociale e comunitaria dei luoghi colpiti dal sisma. Anche la partecipazione attiva degli abitanti di Preci, luogo scelto per il presidio artistico, e’ considerato un elemento chiave con l’obiettivo di arrivare a costruire in futuro una “casa degli artisti e della comunita‘”. Quindi un’iniziativa “corale” di solidarieta’? per le aree del terremoto, nel nome dell’arte e del teatro, da parte di un collettivo di artisti umbri e nata da un’idea di Leonardo Delogu e Linda Di Pietro.
Tutto sviluppato poi da una collaborazione tra le compagnie Dom- (Leonardo Delogu, Helene Gautier, Daria Menichetti), Zoe (Emiliano Pergolari, Michele Bandini) ed Opera (Vincenzo Schino, Marta Bichisao). Questo il gruppo di lavoro formato da professionisti nell’ambito artistico in particolare in quello performativo e architettonico – insieme agli altri anche Carolina Balucani, Mael Veisse e la consulente al progetto Barbara Raes -, alcuni dei quali intervenuti a Perugia durante la presentazione dell’iniziativa che si tenuta alla presenza dell’assessore alla cultura della Regione Umbria Fernanda Cecchini e del direttore del Teatro stabile dell’Umbria Franco Ruggieri.
“Era giusto che lo Stabile – ha detto Ruggieri – desse un segnale non solo di solidarieta’ ma di intervento concreto, con un progetto artistico caratterizzato dalla ‘delicatezza’, parola chiave di lavoro che e’ stata scelta”. Un progetto, quello di ‘Corale’, “come altro anello – ha aggiunto Ruggieri – di un ragionamento da parte del Teatro stabile dell’Umbria fatto sul territorio colpito dal sisma che prevede anche la realizzazione di una stagione teatrale a Norcia”. “Per la quale – ha aggiunto – stiamo lavorando con l’impegno del presidente Brunello Cucinelli, e tutto sempre in collaborazione con la Regione Umbria, socio dello Stabile”. L’assessore Cecchini ha sottolineato “la conferma dell’impegno del Tsu a portare avanti la sua missione di essere un teatro per l’Umbria”.
“Mentre la stagione teatrale di Norcia, anche senza il suo teatro – ha proseguito -, consentira’ comunque di non retrocedere nella crescita culturale di un territorio, con questa iniziativa a Preci si va ad interloquire con i bisogni della comunita'”. Con l’obiettivo “di non fare sentire abbandonata la comunita’ di riferimento, di attivare diverse forme di socialita’ nel territorio in maniera trasversale rispetto alle fasce d’eta’, attraverso gli strumenti dell’arte, e di trasformare il punto di vista sull’evento catastrofico del terremoto”, come hanno ricordato i realizzatori del progetto, dal novembre del 2016 ha preso il via la prima tappa del progetto. Tutto si e’ concluso con un mese di presidio artistico a Preci dopo aver frequentato la zona “in punta di piedi, semi-invisibili cercando di leggere le dinamiche che abitano questo territorio”. Delogu ha quindi raccontato l’esperienza fatta.
“Sono stati giorni d’ingresso nella comunita’ – ha detto – che ci ha accolto con un entusiasmo senza pari. Abbiamo lavorato su molti livelli, ascoltando le storie delle persone legate all’esperienza del Terremoto, organizzando pomeriggi di gioco con i bambini, costruendo tavoli e sedie che abbiamo distribuito nei luoghi pubblici del paese, trasformando un campo abbandonato in un giardino, facendo i camerieri e contribuendo con dj set alle feste patronali: abbiamo condiviso con loro un pezzo di vita”. Ora gli artisti coinvolti – e’ stato infine annunciato – sabato 17 giugno realizzeranno una festa conclusiva, un sorta di “rituale collettivo” con le persone del luogo per raccontare e condividere questo tempo di lavoro, “sperando che questo primo gesto contribuisca energeticamente e concretamente a costruire un orizzonte possibile”.
Orizzonte che si potrebbe concretizzare, secondo quanto evidenziato, con la costruzione di una “casa per artisti e per la comunita'”, uno spazio di residenze artistiche che, di volta in volta, verra’ abitato da artisti che verranno a Preci per ideare e proporre alle persone e alla comunita’ il proprio lavoro. Anche il Teatro Stabile dell’Umbria proporra’ la partecipazione di alcuni attori coinvolti nella programmazione della stagione di prosa corrente che, durante il periodo del progetto, saranno nelle zone del Terremoto per partecipare alla vita della comunita’ e proporre alle persone alcuni pezzi del loro repertorio.